Politica
"Quartieri sicuri", un fondo per installare impianti di videosorveglianza
Lo chiede la Lega per far fronte al problema dei furti nelle abitazioni che vede Ravenna al primo posto nella classifica nazionale del Sole 24 Ore
14 dicembre 2022 - Un progetto chiamato “Quartieri Sicuri” che prevede l’istituzione di un fondo che servirà per finanziare iniziative proposte dai quartieri per l’installazione di impianti di videosorveglianza in punti strategici.
Lo hanno presentato in una mozione Giacomo Ercolani e Gianfilippo Nicola Rolando del gruppo Lega in consiglio comunale.
Secondo l’Indice della criminalità 2022, pubblicato dal Sole 24 Ore, emerge dalle statistiche del 2021, estratte dalla banca dati interforze dal dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno, che tra le 107 province italiane Ravenna si piazza al primo posto nella classifica specifica dei furti in abitazione, con 489 furti ogni 100mila abitanti.
«Il contrasto ai furti in abitazione risulta oggi come in passato una priorità sulla quale però l’Amministrazione non è ancora riuscita a dare risposte concrete, i dati negativi in merito parlano chiaro.
I sistemi di videosorveglianza si sono sempre dimostrati uno strumento utile al contrasto dei furti e della criminalità di vario genere sul territorio.
Le risorse a disposizione sono limitate e pertanto sono da operare scelte per ottimizzare il posizionamento dei sistemi di videosorveglianza in posizioni strategiche con il coinvolgimento dei cittadini e la totale volontarietà all’adesione al progetto», spiegano Ercolani e Rolando.
«Capita spesso - aggiungono - che ci siano vie o interi quartieri, accessibili da una o due strade, situazione comune nel forese, e che quindi per conformazione naturale renderebbero efficace l’installazione di telecamere agli incroci di accesso e con una spesa ridotta potrebbero disincentivare i furti nel quartiere a beneficio di centinaia di residenti.
I progetti dovranno essere rispettosi della normativa vigente e del regolamento di videosorveglianza del comune di Ravenna».
Ercolani e Rolando chiedono, quindi, la convocazione della commissione sicurezza per definire la misura di un fondo annuale da dedicare al finanziamento di progetti proposti dai cittadini in relazione all’installazione di sistemi di videosorveglianza nei punti di accesso ai quartieri.
«Andrà prevista - aggiungono - una procedura e una documentazione standard per permettere ai cittadini di presentare un progetto di videosorveglianza all’Amministrazione, definendo il numero di firme minimo necessarie per la presentazione del progetto.
E andrà stilato un regolamento per l’assegnazione dei punteggi e per la redazione della graduatoria sui progetti valutandoli in relazione al numero di nuclei familiari coinvolti nella proposta tramite la raccolta firme; ai dati sui furti nella frazione; al numero di residenti del quartiere che beneficerebbero della maggiore sicurezza garantita dall’installazione di un impianto di videosorveglianza nei punti di accesso al quartiere».
© copyright la Cronaca di Ravenna
Lo hanno presentato in una mozione Giacomo Ercolani e Gianfilippo Nicola Rolando del gruppo Lega in consiglio comunale.
Secondo l’Indice della criminalità 2022, pubblicato dal Sole 24 Ore, emerge dalle statistiche del 2021, estratte dalla banca dati interforze dal dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno, che tra le 107 province italiane Ravenna si piazza al primo posto nella classifica specifica dei furti in abitazione, con 489 furti ogni 100mila abitanti.
«Il contrasto ai furti in abitazione risulta oggi come in passato una priorità sulla quale però l’Amministrazione non è ancora riuscita a dare risposte concrete, i dati negativi in merito parlano chiaro.
I sistemi di videosorveglianza si sono sempre dimostrati uno strumento utile al contrasto dei furti e della criminalità di vario genere sul territorio.
Le risorse a disposizione sono limitate e pertanto sono da operare scelte per ottimizzare il posizionamento dei sistemi di videosorveglianza in posizioni strategiche con il coinvolgimento dei cittadini e la totale volontarietà all’adesione al progetto», spiegano Ercolani e Rolando.
«Capita spesso - aggiungono - che ci siano vie o interi quartieri, accessibili da una o due strade, situazione comune nel forese, e che quindi per conformazione naturale renderebbero efficace l’installazione di telecamere agli incroci di accesso e con una spesa ridotta potrebbero disincentivare i furti nel quartiere a beneficio di centinaia di residenti.
I progetti dovranno essere rispettosi della normativa vigente e del regolamento di videosorveglianza del comune di Ravenna».
Ercolani e Rolando chiedono, quindi, la convocazione della commissione sicurezza per definire la misura di un fondo annuale da dedicare al finanziamento di progetti proposti dai cittadini in relazione all’installazione di sistemi di videosorveglianza nei punti di accesso ai quartieri.
«Andrà prevista - aggiungono - una procedura e una documentazione standard per permettere ai cittadini di presentare un progetto di videosorveglianza all’Amministrazione, definendo il numero di firme minimo necessarie per la presentazione del progetto.
E andrà stilato un regolamento per l’assegnazione dei punteggi e per la redazione della graduatoria sui progetti valutandoli in relazione al numero di nuclei familiari coinvolti nella proposta tramite la raccolta firme; ai dati sui furti nella frazione; al numero di residenti del quartiere che beneficerebbero della maggiore sicurezza garantita dall’installazione di un impianto di videosorveglianza nei punti di accesso al quartiere».
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