Eventi
Alla Rocca Brancaleone apre il ristorante Fulèr
Altro intervento di riqualificazione dell'area verde
14 maggio 2021 - Si chiama Fulèr, dal termine dialettale usato per i narratori di inizio '900, perché l'intenzione è quella di raccontare la Romagna attraverso le sue parole, le ricette storiche e quelle delle azdore più appassionate. E' il nuovo ristorante all'interno della Rocca Brancaleone realizzato assieme alla famiglia di Akami.
Il piano di lavoro si occupa, già da due anni, di gestione e riqualificazione del parco urbano della Rocca Brancaleone in sinergia con realtà ravennati come le cooperative San Vitale e Villaggio globale.
Alla presenza del sindaco de Pascale, dell'assessore alle attività produttive Cameliani e di Rita Rambelli presidentessa dell'associazione Amata Brancaleone è stato tagliato il nastro. L'intervento si inserisce infatti in un percorso più ampio di riqualificazione della Rocca, da parte dell'Amministrazione comunale stessa.
Già due anni fa era stato compiuto un forte intervento di trasformazione del bar preesistente e dell'assetto verde del parco per restituire alla cittadinanza la piena possibilità di godere di un uno dei luoghi più suggestivi e identitari della città. Con il punto ristoro inaugurato ieri si conclude questa parte di trasformazione interna della rocca.
In un momento durissimo per il mondo della ristorazione e dell'accoglienza si è scelto di portare a termine il progetto per permettere a tutti di fruire dello spazio aperto della rocca nel più completo dei modi.
I menù del ristorante Fulèr nascono da un lavoro di ricerca sulle fonti storiche, sulle tradizioni e le cucine di tutta la Romagna dando vita a sfaccettature entusiasmanti.
La Romagna è un mondo ricco di storia che non basta un ristorante per descrivere: i 4 mondi (mare, campagna, collina e valli), i riti del calendario agricolo (dai lom a merz alle nozze del porco), il calendario della vita (matrimonio, battesimo, nascita...), le feste comandate (San Giovanni, Sant 'Antonio...), i personaggi del territorio (Fellini, Tonino Guerra, il Passatore, Garibaldi...).
Ad arricchire il progetto un meraviglioso spazio curato nei dettagli da Officina Meme, studio di architette capaci di fare rinascere i luoghi e nobilitato da un Passatore reinventato sulla parete da Nicola Montalbini, giovane artista alchimista ed evocativo
La ricchezza della Romagna nel tempo ha avuto tanti contastorie (il Fulèr in romagnolo) che hanno permesso di tramandare una tradizione eccezionale.
Il Fulèr vuole inserirsi in questa narrazione, anche culinaria, e aiutare a farla riemergere.
Il ristorante sarà aperto agli ospiti da lunedì a domenica a pranzo e a cena su prenotazione.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Il piano di lavoro si occupa, già da due anni, di gestione e riqualificazione del parco urbano della Rocca Brancaleone in sinergia con realtà ravennati come le cooperative San Vitale e Villaggio globale.
Alla presenza del sindaco de Pascale, dell'assessore alle attività produttive Cameliani e di Rita Rambelli presidentessa dell'associazione Amata Brancaleone è stato tagliato il nastro. L'intervento si inserisce infatti in un percorso più ampio di riqualificazione della Rocca, da parte dell'Amministrazione comunale stessa.
Già due anni fa era stato compiuto un forte intervento di trasformazione del bar preesistente e dell'assetto verde del parco per restituire alla cittadinanza la piena possibilità di godere di un uno dei luoghi più suggestivi e identitari della città. Con il punto ristoro inaugurato ieri si conclude questa parte di trasformazione interna della rocca.
In un momento durissimo per il mondo della ristorazione e dell'accoglienza si è scelto di portare a termine il progetto per permettere a tutti di fruire dello spazio aperto della rocca nel più completo dei modi.
I menù del ristorante Fulèr nascono da un lavoro di ricerca sulle fonti storiche, sulle tradizioni e le cucine di tutta la Romagna dando vita a sfaccettature entusiasmanti.
La Romagna è un mondo ricco di storia che non basta un ristorante per descrivere: i 4 mondi (mare, campagna, collina e valli), i riti del calendario agricolo (dai lom a merz alle nozze del porco), il calendario della vita (matrimonio, battesimo, nascita...), le feste comandate (San Giovanni, Sant 'Antonio...), i personaggi del territorio (Fellini, Tonino Guerra, il Passatore, Garibaldi...).
Ad arricchire il progetto un meraviglioso spazio curato nei dettagli da Officina Meme, studio di architette capaci di fare rinascere i luoghi e nobilitato da un Passatore reinventato sulla parete da Nicola Montalbini, giovane artista alchimista ed evocativo
La ricchezza della Romagna nel tempo ha avuto tanti contastorie (il Fulèr in romagnolo) che hanno permesso di tramandare una tradizione eccezionale.
Il Fulèr vuole inserirsi in questa narrazione, anche culinaria, e aiutare a farla riemergere.
Il ristorante sarà aperto agli ospiti da lunedì a domenica a pranzo e a cena su prenotazione.
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