Università
Il ricordo di Andrea Gambi, "imprenditore lungimirante"
Al Teatro Alighieri la cerimonia per la prima edizione del premio di Laurea Magistrale a lui dedicato. Il ricordo dell'allora presidente del Campus, Elena Fabbri
25 marzo 2022 - Sala Corelli del Teatro Alighieri gremita per ricordare Andrea Gambi nel secondo anniversario della scomparsa avvenuta il 25 marzo 2020 a causa del Covid. Contemporaneamente si è svolta la cerimonia della prima edizione del premio di Laurea Magistrale dedicato proprio a Gambi.
Organizzata da Romagna Acque-Società delle Fonti - in collaborazione con il Comune di Ravenna, l'Ordine degli Ingegneri e l'Associazione idrotecnica italiana - l'iniziativa è stata l'occasione per ricordare la figura dell’allora direttore generale di Romagna Acque.
“La prima volta che l’ho incontrato – ha detto Elena Fabbri, presidente del Campus di Ravenna negli anni di collaborazione con Gambi, nel corso del suo intervento – ricordo come ora che mi meravigliai di avvertire tanta fiducia nella ricerca e nella formazione universitaria. Ma non erano parole gratuite né parole di un mecenate, piuttosto di un imprenditore lungimirante”.
Ravennate, ingegnere civile, allievo del professor Piero Pozzati, per trent’anni Gambi ha svolto attività manageriale, a partire dal settore delle costruzioni: entrato in Acmar nel 1983, vi rimase fino al dicembre 2005 come direttore esecutivo, prima di passare all’Iter, dove fu direttore generale fino a metà 2012.
A luglio 2012 entrò a Romagna Acque, di cui fu amministratore delegato fino al dicembre 2017; dal gennaio 2018, vincendo un concorso pubblico della stessa Romagna Acque, ne diventò direttore generale, uscendo dunque dal Cda di cui era stato membro fin dal suo ingresso in azienda.
“Tanti colleghi e collaboratori – ha aggiunto la professoressa Fabbri – ricordano con ammirazione il suo contributo innovativo all’incontro sulla presentazione del Bilancio sociale tenuta dal Rettore, la concretezza delle idee e degli insegnamenti all’incontro sulle potenzialità imprenditoriali dei futuri laureati, i suggerimenti alle presentazioni delle nostre lauree o durante gli eventi della Notte dei ricercatori. Pensieri presentati senza arroganza, anzi con modestia, ma con una forza e un acume straordinari e per questo coinvolgenti e indimenticabili".
© copyright la Cronaca di Ravenna
Organizzata da Romagna Acque-Società delle Fonti - in collaborazione con il Comune di Ravenna, l'Ordine degli Ingegneri e l'Associazione idrotecnica italiana - l'iniziativa è stata l'occasione per ricordare la figura dell’allora direttore generale di Romagna Acque.
“La prima volta che l’ho incontrato – ha detto Elena Fabbri, presidente del Campus di Ravenna negli anni di collaborazione con Gambi, nel corso del suo intervento – ricordo come ora che mi meravigliai di avvertire tanta fiducia nella ricerca e nella formazione universitaria. Ma non erano parole gratuite né parole di un mecenate, piuttosto di un imprenditore lungimirante”.
Ravennate, ingegnere civile, allievo del professor Piero Pozzati, per trent’anni Gambi ha svolto attività manageriale, a partire dal settore delle costruzioni: entrato in Acmar nel 1983, vi rimase fino al dicembre 2005 come direttore esecutivo, prima di passare all’Iter, dove fu direttore generale fino a metà 2012.
A luglio 2012 entrò a Romagna Acque, di cui fu amministratore delegato fino al dicembre 2017; dal gennaio 2018, vincendo un concorso pubblico della stessa Romagna Acque, ne diventò direttore generale, uscendo dunque dal Cda di cui era stato membro fin dal suo ingresso in azienda.
“Tanti colleghi e collaboratori – ha aggiunto la professoressa Fabbri – ricordano con ammirazione il suo contributo innovativo all’incontro sulla presentazione del Bilancio sociale tenuta dal Rettore, la concretezza delle idee e degli insegnamenti all’incontro sulle potenzialità imprenditoriali dei futuri laureati, i suggerimenti alle presentazioni delle nostre lauree o durante gli eventi della Notte dei ricercatori. Pensieri presentati senza arroganza, anzi con modestia, ma con una forza e un acume straordinari e per questo coinvolgenti e indimenticabili".
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