Cultura
8 marzo/ Attacchi con l'acido, il Soroptimist inaugura all'Oriani la mostra "Sheroes"
Le foto di Federico Borella testimoniano la forza delle "donne eroiche" sfigurate per la vita
09 marzo 2022 - Fermare gli attacchi con l'acido. Questo è anche il messaggio del Soroptimist di Ravenna nella giornata della donna.
Si è tenuta, infatti, ieri 8 marzo, presso la Biblioteca Oriani, l’apertura della mostra fotografica Sheroes organizzata dal Club. L’autore Federico Borella si è trattenuto per oltre due ore con il pubblico e prima di commentare le foto ha illustrato anche i suoi periodi di vita in India e l’incontro con le “donne eroiche” (Sheroes è composto da due parole, She e Heroes) protagoniste delle foto.
Notevole l’emozione suscitata nel pubblico alla vista di queste donne vittime di attacchi con l’acido e quindi sfigurate per la vita, che hanno fondato lo Sheroes hangout cafè nella zona turistica di Agra, in India, lo stesso luogo famoso per il Taj Mahal. Le donne servono il caffè ai clienti come in qualsiasi altro posto, ma tutte queste lavoratrici sono state sfigurate fin da giovani, a volte da piccole, da parte di persone spesso di famiglia padri compresi.
I casi sono tantissimi – ha spiegato Borella – l’acido lo si compra per poche rupie agli angoli delle strade e viene usato per gelosia, per punizione verso la bambina, per il rifiuto di un matrimonio combinato, ma anche per disputa tra famiglie. Orribile immaginare di vivere situazioni del genere, in cui il padre lo ritroviamo fotografato con la moglie e la figlia che lui stesso ha sfigurato con l’acido. Terribile sapere di una bambina accecata con l’acido dalla seconda moglie del padre perché troppo somigliante alla madre e prima moglie.
Ma impressionante è vedere in tutte queste foto le donne sorridere servendo al tavolo, farsi un selfie con una cliente, e lavorare serenamente nonostante tutto. Il Caffè è diventato molto famoso, dice ancora il fotografo Borella, ed è ormai luogo di visite dei turisti di tutto il mondo. Nel 2014 donne sfigurate dall’acido hanno fondato insieme alla NGO Stop Acid Attack lo Sheroes hangout cafè, per ricostruire le loro vite e lanciare un messaggio al mondo di fermare gli attacchi con l’acido.
La mostra sarà aperta fino al 18 marzo.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Si è tenuta, infatti, ieri 8 marzo, presso la Biblioteca Oriani, l’apertura della mostra fotografica Sheroes organizzata dal Club. L’autore Federico Borella si è trattenuto per oltre due ore con il pubblico e prima di commentare le foto ha illustrato anche i suoi periodi di vita in India e l’incontro con le “donne eroiche” (Sheroes è composto da due parole, She e Heroes) protagoniste delle foto.
Notevole l’emozione suscitata nel pubblico alla vista di queste donne vittime di attacchi con l’acido e quindi sfigurate per la vita, che hanno fondato lo Sheroes hangout cafè nella zona turistica di Agra, in India, lo stesso luogo famoso per il Taj Mahal. Le donne servono il caffè ai clienti come in qualsiasi altro posto, ma tutte queste lavoratrici sono state sfigurate fin da giovani, a volte da piccole, da parte di persone spesso di famiglia padri compresi.
I casi sono tantissimi – ha spiegato Borella – l’acido lo si compra per poche rupie agli angoli delle strade e viene usato per gelosia, per punizione verso la bambina, per il rifiuto di un matrimonio combinato, ma anche per disputa tra famiglie. Orribile immaginare di vivere situazioni del genere, in cui il padre lo ritroviamo fotografato con la moglie e la figlia che lui stesso ha sfigurato con l’acido. Terribile sapere di una bambina accecata con l’acido dalla seconda moglie del padre perché troppo somigliante alla madre e prima moglie.
Ma impressionante è vedere in tutte queste foto le donne sorridere servendo al tavolo, farsi un selfie con una cliente, e lavorare serenamente nonostante tutto. Il Caffè è diventato molto famoso, dice ancora il fotografo Borella, ed è ormai luogo di visite dei turisti di tutto il mondo. Nel 2014 donne sfigurate dall’acido hanno fondato insieme alla NGO Stop Acid Attack lo Sheroes hangout cafè, per ricostruire le loro vite e lanciare un messaggio al mondo di fermare gli attacchi con l’acido.
La mostra sarà aperta fino al 18 marzo.
© copyright la Cronaca di Ravenna