Eventi
Riccardo Muti dirige italiani e armeni per le Vie dell'Amicizia
Giovedì 1 luglio, alle 21.30, al Pavaglione di Lugo in programma Schubert, Haydn e Mozart
30 giugno 2021 - Non importa in quale angolo del mondo due Armeni si incontrino; là – si dice – creeranno una nuova Armenia, dove rideranno, canteranno e pregheranno di nuovo. E giovedì 1 luglio sarà Ravenna Festival ad accogliere l’Armenian State Chamber Choir, che si unirà all’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini per il concerto 'Le vie dell’Amicizia' diretto da Riccardo Muti al Pavaglione di Lugo, alle 21.30.
Artisti italiani e armeni voleranno poi a Erevan per salire insieme sullo stesso palcoscenico, sempre con la guida di Muti, domenica 4 luglio, vent’anni dopo il primo concerto dell’Amicizia nella capitale armena. Così il Festival, ancora una volta preda di quella “dolce ansietà d’Oriente” che nel corso degli anni ne ha guidato lo sguardo su deserti, sacre vette, rotte antichissime, onora la sofferta spiritualità e drammatica storia di quelle genti con un programma che, apertosi con l’Incompiuta di Schubert, prosegue su pagine sacre di Haydn (il Te Deum), Mozart (il Kyrie in re minore K. 341) e di nuovo Schubert, con la Messa n. 2 in sol maggiore D. 167.
Le voci soliste saranno quelle del tenore Giovanni Sala e degli armeni Nina Minasyan e Gurgen Baveyan, rispettivamente soprano e baritono; il coro è preparato da Robert Mlkeyan, mentre Davide Cavalli è all’organo. L’evento è possibile grazie al sostegno de La Cassa di Ravenna Spa e della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna; già sold out, il concerto è in diretta su Rai Radio 3 e sarà trasmesso prossimamente da Rai 1, anche quest’anno al fianco del Festival sulle Vie dell’Amicizia.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Artisti italiani e armeni voleranno poi a Erevan per salire insieme sullo stesso palcoscenico, sempre con la guida di Muti, domenica 4 luglio, vent’anni dopo il primo concerto dell’Amicizia nella capitale armena. Così il Festival, ancora una volta preda di quella “dolce ansietà d’Oriente” che nel corso degli anni ne ha guidato lo sguardo su deserti, sacre vette, rotte antichissime, onora la sofferta spiritualità e drammatica storia di quelle genti con un programma che, apertosi con l’Incompiuta di Schubert, prosegue su pagine sacre di Haydn (il Te Deum), Mozart (il Kyrie in re minore K. 341) e di nuovo Schubert, con la Messa n. 2 in sol maggiore D. 167.
Le voci soliste saranno quelle del tenore Giovanni Sala e degli armeni Nina Minasyan e Gurgen Baveyan, rispettivamente soprano e baritono; il coro è preparato da Robert Mlkeyan, mentre Davide Cavalli è all’organo. L’evento è possibile grazie al sostegno de La Cassa di Ravenna Spa e della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna; già sold out, il concerto è in diretta su Rai Radio 3 e sarà trasmesso prossimamente da Rai 1, anche quest’anno al fianco del Festival sulle Vie dell’Amicizia.
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