Politica
In una settimana due risse. Ferrero: «La sicurezza non è una priorità per il Comune»
L'esponente di Fratelli d'Italia sottolinea la mancanza degli street tutor, figure ausiliarie alle forze di polizia che l'anno scorso erano presenti nei luoghi di maggior ritrovo
06 gennaio 2024 - «Durante lo scorso anno si sono susseguiti molti episodi di violenza e di insicurezza, ma da palazzo Merlato si è sempre fatto finta di niente.
Poi fra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, come in un crescendo wagneriano, si sono avuti tre episodi che dimostrano che l’insicurezza percepita è insicurezza reale». Lo dichiara Alberto Ferrero, coordinatore provinciale e capogruppo in consiglio comunale per Fratelli d'Italia.
«Il 30 dicembre tardo pomeriggio, una rissa in Piazza del Popolo. Non si tratta - afferma - di una strada sperduta, in un giorno qualsiasi, ma della piazza principale in uno dei giorni in cui c’è più gente, fattori che di norma sono dei deterrenti. Il giorno prima si era avuto un altro episodio di insicurezza in Viale Baracca, zona che dovrebbe già essere sorvegliata, visti i tanti episodi di violenza che negli anni si sono avuti.
E infine, ieri sera, in piazza Andrea Costa di fronte al Mercato coperto dove, a seguito di una violenta rissa, sono rimasti feriti anche dei carabinieri, ai quali va tutta la nostra vicinanza, intervenuti per sedarla».
Per Ferrero, «Ravenna anche in questo inizio del 2024 si conferma una città totalmente allo sbando dal punto di vista della sicurezza. Le stesse classifiche stilate ogni anno dal Sole 24 Ore lo avevano fatto presente, ma per qualcuno era solo una insicurezza percepita e non reale».
«Purtroppo - polemizza - nonostante qualche proclama, la sicurezza non rientra fra le priorità della nostra amministrazione e questi avvenimenti lo dimostrano. L’anno scorso, in occasione delle festività, era presente la figura dello “street tutor”, figure ausiliarie alle forze di polizia, presenti nei luoghi di maggior ritrovo.
Quest’anno non ci sono stati, forse, perché non finanziati dalla Regione».
«Se si vuole una città sicura si deve investire - conclude Ferrero - e investire costa. È una questione di scelte. A quanto pare le priorità di chi amministra Ravenna sono altre.
Non so se la Befana abbia fatto visita ai nostri amministratori, ma se lo ha fatto, le loro calze saranno senza dubbio piene di carbone».
Poi fra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, come in un crescendo wagneriano, si sono avuti tre episodi che dimostrano che l’insicurezza percepita è insicurezza reale». Lo dichiara Alberto Ferrero, coordinatore provinciale e capogruppo in consiglio comunale per Fratelli d'Italia.
«Il 30 dicembre tardo pomeriggio, una rissa in Piazza del Popolo. Non si tratta - afferma - di una strada sperduta, in un giorno qualsiasi, ma della piazza principale in uno dei giorni in cui c’è più gente, fattori che di norma sono dei deterrenti. Il giorno prima si era avuto un altro episodio di insicurezza in Viale Baracca, zona che dovrebbe già essere sorvegliata, visti i tanti episodi di violenza che negli anni si sono avuti.
E infine, ieri sera, in piazza Andrea Costa di fronte al Mercato coperto dove, a seguito di una violenta rissa, sono rimasti feriti anche dei carabinieri, ai quali va tutta la nostra vicinanza, intervenuti per sedarla».
Per Ferrero, «Ravenna anche in questo inizio del 2024 si conferma una città totalmente allo sbando dal punto di vista della sicurezza. Le stesse classifiche stilate ogni anno dal Sole 24 Ore lo avevano fatto presente, ma per qualcuno era solo una insicurezza percepita e non reale».
«Purtroppo - polemizza - nonostante qualche proclama, la sicurezza non rientra fra le priorità della nostra amministrazione e questi avvenimenti lo dimostrano. L’anno scorso, in occasione delle festività, era presente la figura dello “street tutor”, figure ausiliarie alle forze di polizia, presenti nei luoghi di maggior ritrovo.
Quest’anno non ci sono stati, forse, perché non finanziati dalla Regione».
«Se si vuole una città sicura si deve investire - conclude Ferrero - e investire costa. È una questione di scelte. A quanto pare le priorità di chi amministra Ravenna sono altre.
Non so se la Befana abbia fatto visita ai nostri amministratori, ma se lo ha fatto, le loro calze saranno senza dubbio piene di carbone».
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