Politica
Lavori pubblici, ritardi e aumento costi.«Troppi i lavori incompiuti»
Spadoni: «Dal ponte di Grattacoppa, all'ex caserma Dante, al palazzetto dello sport»
Per Spadoni «i cittadini sono ormai abituati a questo metodo di lavoro inqualificabile, e, oltretutto, spesso questi annosi ritardi non sono pubblicamente giustificati se non con motivazioni che tendono sempre a scrollare di dosso ogni responsabilità del Comune».
Gli esempi di opere pubbliche ‘incompiute‘ o che hanno subìto lunghi ritardi non mancano: Spadoni cita il nuovo ponte di Grattacoppa che ha recato non pochi danni ai residenti, l’ex Caserma “Dante” di via Bixio, i cui lavori del 2018 prevedevano l’apertura al pubblico per l’estate 2021, il nuovo Palazzetto dello sport con esecuzione edile a intermittenza e ultimazione protratta a sine die.
«La lista, purtroppo - sottolinea Spadoni - non si ferma qui, e ciò che va evidenziato è il metodo ossia il comportamento del Comune appaltatore dei lavori. Infatti è in parte comprensibile assistere a esecuzioni non prive di ostacoli di vario genere, ma questa non può rappresentare la regola generale, e a proposito del metodo, sarebbe cosa molto corretta e giusta dare un’informazione chiara alla cittadinanza con le motivazioni che portano alla mancata conclusione dei lavori con conseguenti aumenti dei costi».
«Questa, senza polemica - conclude Spadoni - non è amministrazione corretta e trasparente, e spesso il Comune non adempie al proprio dovere di vigilare e ricercare le strade per una migliore esecuzione delle opere appaltate applicando le penali necessarie scaturite da inadempienze contrattuali. La trasparenza, dunque, e un approccio più rigido e attento nei confronti delle imprese esecutrici rappresenterebbe un segnale di considerazione e di coinvolgimento davvero importante anche nei confronti dei cittadini».
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