Politica
Multe, verbali recapitati dal postino e non tramite la posta elettronica
Ancisi: «In questo modo vengono addebitati 14 euro di spese postali che non sono dovuti»
Questo senza considerare che molti cittadini hanno registrato il proprio domicilio digitale presso l'?Indice nazionale dei domicili digitali (INAD) dove ricevere tutte le comunicazioni ufficiali della Pubblica amministrazione. A tutt?oggi, gli iscritti all?'INAD sono oltre due milioni e mezzo. Tra questi, il noto ingegnere ravennate Riccardo Merendi.
Merendi è incappato nell'autovelox di Mezzano e quando ha ricevuto a casa dal postino il verbale e notato quel costo aggiuntivo ha chiesto che gli fosse decurtato. Cosa che è avvenuta, quella voce di spesa si è riddota da 14 euro a 1,20 euro.
Questa vicenda è narrata da Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna in consiglio comunale, che ricorda come il Comune di Ravenna «per curare gli automobilisti e motociclisti affetti dal malvezzo di spingere il proprio veicolo oltre i limiti di velocità imposti da specifici poster, si avvale di una lunga serie di autovelox, via via in espansione, proficua soprattutto se fissi. Gli ultimi di questi, apposti a Ravenna in via Bellucci e a Mezzano in via Reale, hanno giustificato la previsione della Giunta de Pascale di incassare a bilancio, nel prossimo 2024, dalla propria ?attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti?, 13 milioni e 387 mila euro, rispetto agli 11 e 239 mila del 2023».
Ancisi sottolinea «il dato politico sostanziale, per cui è troppo facile che un'?Autorità pubblica sia puntigliosamente fiscale coi propri amministrati quando è la prima a non rispettare le regole».
Siccome il servizio è gestito totalmente da Ravenna Entrate, posseduta al cento per cento dal Comune di Ravenna, alla quale la Polizia Locale si limita a trasmettere i verbali, Ancisi chiede al sindaco «perché Ravenna Entrate non ha verificato se il trasgressore avesse attivato presso l'?INAD il proprio domicilio digitale, operazione possibile in pochi minuti secondi. Inoltre, essendo il domicilio digitale INAD attivo dal 6 luglio 2023, quanti altri verbali, da allora a oggi, sono stati erroneamente notificati tramite postino analogico, invece che per posta digitale (Pec): è quindi il caso di restituire i 12,80 euro a chi li ha pagati. Infine, Ancisi sostiene che l'?accaduto va segnatalo all'?Agenzia per l'Italia digitale (AGID), affinché proceda, a contestare, accertare e sanzionare queste violazioni.
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