«Zona Pala De André: una nuova lottizzazione da 80mila metri quadrati. Chiuso dal 2009, aprirà anche il ponte sullo scolo Lama» | la CRONACA di RAVENNA

«Zona Pala De André: una nuova lottizzazione da 80mila metri quadrati. Chiuso dal 2009, aprirà anche il ponte sullo scolo Lama»

La denuncia di Alvaro Ancisi e Paolo Dima: «È un forsennato uso del suolo: in quell'area consumati 265mila metri quadrati di suolo tra Teodora (fatta), Parco Cesarea (quasi fatta) e Alma Petroli (nuova)»

ponte scolo lama
08 novembre 2022 - Torna d’attualità il ponte costruito nel 2009 dal Comune sullo scolo Lama, tra via Tommaso Gulli e l’area esterna del Pala De André. Costò 210 mila euro ed era il raddoppio di quello esistente nella adiacente via Destra Canale Molinetto. Da allora è però sbarrato alla circolazione.

Il motivo del ritorno di interesse, affermano Alvaro Ancisi e Paolo Dima, rispettivamente capogruppo e consigliere di Lista per Ravenna in consiglio comunale, sta nella dichiarazione del dirigente del servizio Strade: “Al momento è allo studio una ipotesi progettuale che sia funzionale per la mobilità e accesso al complesso sportivo Pala De André e anche al futuro comparto Alma Petroli”.

«Questo nuovo comparto edilizio – spiega Ancisi - approvato in variante dalla Giunta comunale il 28 aprile 2022 come “Piano Urbanistico Attuativo ambito PF04 Sud”, occupa un’area di quasi 80 mila metri quadrati situata tra viale Europa (in ampliamento del distributore di carburanti Tanzi Aurelio Petroli), il canale Lama e la via Destra Canale Molinetto.

Realizzerà “Complessi, edifici, impianti per attività terziarie e/o miste, servizio alla mobilità (distributori, autorimessa, autosilo)”, ad esempio strutture “socio-assistenziali”, nonché attività commerciali, fino al massimo di 1.500 metri quadrati sul fronte di viale Europa.

I due ingressi stradali principali saranno però su via Destra Canale Molinetto, dove saranno organizzati parcheggi pubblici “a servizio delle principali aree dell’ambito e dell’adiacente Palazzetto dello Sport, riorganizzando allo scopo la viabilità sul fronte del Pala De André, prevista a carico del Comune, con accesso tramite rotatoria dalla nuova strada di collegamento col comparto CoS1”, cioè, in sostanza, con la nuova lottizzazione di via Antica Milizia in costruzione intorno al Parco Cesarea».

«Ecco dunque svelato – affermano Ancisi e Dima - come quel piccolo nuovo ponte, inutilizzato dal 2009, sia diventato elemento centrale di una nuova rotonda in zona De André/Canale Molinetto intorno a cui ruoterà una riorganizzazione della viabilità e dei parcheggi in funzione di almeno tre grandi nuove lottizzazioni: una appena fatta (Teodora), una quasi fatta (Parco Cesarea e dintorni) e una che si deve fare (Alma Petroli). In totale 265.000 metri quadrati di suolo».

«Dal 2017 Lista per Ravenna incalza la Giunta de Pascale a mantenere gli impegni. Dal 2009, di rinvio in rinvio, l’intervento era finito nel programma triennale dei lavori pubblici 2018-2020, per essere attuato nel 2020. Passato inutilmente questo termine e trascorse anche le elezioni comunali del 2021, la seconda Giunta de Pascale lo inserì nel piano triennale 2021-2023 tra i lavori da farsi nel 2022. Ne dubitammo, essendo a zero la progettazione.

Ci fu replicato, ufficiosamente, che il bando di gara per l’appalto dei lavori e la loro esecuzione si sarebbero avuti  “non prima del 2023”. Detto fatto, il progetto è stato trasferito nel piano 2022-2024 per l’annualità 2023, sempre per l’importo di 600 mila euro, anche se, essendo la stessa cifra dal 2009, la sua congruità lascia fortemente dubitare.

Ma l’ultima risposta, ricevuta di recente da Lista per Ravenna, è che: “La progettazione sarà sviluppata nel '23 con approvazione del progetto esecutivo entro tale annualità, poi a seguire verrà avviata la fase di aggiudicazione ed infine quella di esecuzione”.  Significa che, salvo imprevisti, il progetto sarà finito nel 2024».

Ancisi e Dima sottolineano «risale al 2017 la nuova legge urbanistica della Regione Emilia, che, sotto lo slogan “consumo zero”, ha dichiarato stop al forsennato consumo di suolo che per troppi anni ha dissestato il territorio regionale, primo tra tutti quello del Comune di Ravenna.
Si spera almeno che funzionino la circolazione stradale e i parcheggi».


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