Impianto sportivo di Via Dismano Vecchio, sospesa l'aggiudicazione della concessione | la CRONACA di RAVENNA

Impianto sportivo di Via Dismano Vecchio, sospesa l'aggiudicazione della concessione

La polisportiva Low Ponte ha presentato ricorso al Tar dell'Emilia Romagna contro la decisone del Comune di affidarla alla Compagnia dell'Albero

10 ottobre 2022 - «Il TAR dell’Emilia-Romagna il 5 ottobre ha emesso un’ordinanza cautelare contro il Comune di Ravenna,  per effetto della quale si sospendono tutti gli atti relativi alla procedura di aggiudicazione per l'affidamento in concessione d'uso e gestione per sei anni del  campo sportivo di via Dismano Vecchio 89  a Ravenna, noto per essere stato in passato la sede della società calcistica Low Street», lo afferma la lista civica La Pigna.

«All'avviso pubblico - prosegue la nota - hanno partecipato due società sportive: la Compagnia dell'Albero e la "Polisportiva Low Street.
Considerando che i nomi che risultano al vertice delle due società sono facilmente e pubblicamente riconducibili al Partito Democratico di Ravenna, quello che si profila con l’ordinanza del TAR è una faida tutta interna al Pd. 

Da una parte, la Compagnia dell’Albero, ovvero la famiglia Poggiali, nella persona di Giovanni Poggiali (presidente onorario della Compagnia) che risulta essere fondatore nonché candidato alle elezioni comunali del 2016 della Lista Insieme per Cambiare, ancora oggi saldamente sostenitrice del sindaco Michele de Pascale.
Dall’altra la Polisportiva Low Street Ponte Nuovo, il cui presidente onorario è Fabio Bazzocchi, oggi consigliere comunale in quota Pd e alle elezioni comunali del 2021, capolista dei candidati al consiglio comunale dello stesso Pd. Insomma una storia alla Kramer contro Kramer in salsa DEM».

«A scatenare la diatriba - continua La Pigna - è stato l’affidamento del campo sportivo di via Dismano Vecchio alla Compagnia dell'Albero, sancito con una determinazione dirigenziale comunale il 1 luglio 2022.
Affidamento che non deve essere affatto piaciuto al Low Ponte”, che ha immediatamente presentato ricorso al Tar contro l'Amministrazione de Pascale, per  l'aggiudicazione dell'uso e della gestione del campo in questione.
E il TAR si è pronunciato in favore del ricorso del “Low Ponte”, lo scorso 5 ottobre appunto, con un’ordinanza cautelare, che sospende la gara per la concessione d'uso e per la gestione dell'impianto sportivo di via Dismano Vecchio, motivandola così:
“Ritenuto che la particolarità e la novità delle questioni giuridiche prospettate con riferimento alla domanda di annullamento della gara e del presupposto art.15 comma 1 del Regolamento per la disciplina dei contratti del Comune di Ravenna in relazione e alle difese esplicate dal Comune di Ravenna in merito renda opportuna, anche in relazione alla possibilità di ritenere sussistente una eccezione al principio generale di gradazione delle domande, la trattazione della causa nel merito"  e che  quindi "si ritiene di privilegiare il mantenimento della res adhuc integra disponendo la sospensione della gara impugnata"».

«Per la valutazione di queste particolarità/novità e per la sentenza del Tar, occorre attendere la  trattazione di merito del ricorso l'udienza pubblica del 24 gennaio 2023».
«Di certo c’è che prima per l’appalto milionario degli IAT, poi per il cambio di destinazione d’uso delle RTA, ora arriva per il Comune di Ravenna la terza scoppola.
Appare ormai certo che qualcuno dentro l’amministrazione comunale non stia lavorando con la dovuta competenza (e magari umiltà aggiungiamo noi), e oltre ad assumere decisioni sbagliate, si avventuri anche in opposizioni temerarie - per non dire scapestrate - presso il Tribunale Amministrativo Regionale».
«Eppure il PD di Ravenna, che sotto vari nomi e diverse alleanze tiene in scacco la nostra città da oltre 70 anni, si è sempre vantato della propria capacità di amministrare il nostro Comune.
È evidente però che non è così. Come è palese che dentro il Pd Ravenna si è scatenata già da tempo una faida, che comincia ad avere ripercussioni pesanti anche per noi Ravennati. E non c’è da stare allegri». 


© copyright la Cronaca di Ravenna

CONDIVIDI

Altro da:
Politica

Mingozzi (Pri): «50 anni fa il referendum sul divorzio. Ravenna grande esempio di civismo»

«La vittoria del NO aprì la strada a una concezione laica dei diritti»

Mingozzi (Pri): «50 anni fa il referendum sul divorzio. Ravenna grande esempio di civismo»

«La vittoria del NO aprì la strada a una concezione laica dei diritti»

CGIL. Referendum “Il lavoro è un bene comune”

Dal 10 maggio al via le assemblee nei luoghi di lavoro della provincia di Ravenna ...

CGIL. Referendum “Il lavoro è un bene comune”

Dal 10 maggio al via le assemblee nei luoghi di lavoro della provincia di Ravenna ...

Si riunisce domani il consiglio comunale: l’ordine del giorno dei lavori

visibile in diretta anche sulla pagina facebook Comune di Ravenna e all’indirizzo ...

Si riunisce domani il consiglio comunale: l’ordine del giorno dei lavori

visibile in diretta anche sulla pagina facebook Comune di Ravenna e all’indirizzo ...

CNA parti

Sopra le righe

"Strùffati": Comune e Prefettura in difesa delle persone vittime di truffe. Il video con Maria Pia Timo

Tornano le azioni sul territorio. Si parte martedì 9 aprile alle 20.30 all'Almagià ...

Ortazzo, «lo scandalo continua»

Gli ambientalisti: «Il Parco del Delta non emette alcun cenno risoluto rispetto a ...

Dialogo sul Mediterraneo. INTERVISTA a Marc Lazar

È uno dei due protagonisti con l’ex Ministro Marco Minniti, del dibattito organizzato ...

Architettura, «una nuova visione con al centro la qualità». INTERVISTA

Come sfuggire alla schiavitù nei confronti delle logiche di mercato. Ne parla Marco ...

Salvò al mondo la Domus dei Tappeti di Pietra

RavennAntica intitoli uno spazio pubblico a Ezio Fedele Brini

Prospettiva Dante. Giancarlo Giannini incanta il pubblico

L'attore italiano ha aperto la XII edizione del festival promosso dalla Fondazione ...

Celebrato il 702esimo annuale di Dante. LE FOTO

Dalla prolusione alla Biblioteca Classense all'Offerta dell'Olio

Alluvione/ Oltre 600 firme per la petizione “Stop al pagamento delle utenze"

Promossa da una cittadina di Fornace Zarattini, Alessandra Musumeci. «Eni, Hera, ...