Cronaca
La truffa del divano. Lo vende on line ma le rubano 25mila euro
Due uomini, fingendosi residenti in Marocco, hanno raggirato una donna facendole credere che, prima di ottenere quanto pattuito per la compravendita, doveva effettuare dei pagamenti a titolo di tasse per l’esportazione sulle loro Postepay
16 marzo 2024 - Nei giorni scorsi, a Ravenna, i carabinieri hanno concluso gli accertamenti avviati dopo la denuncia presentata da una residente a metà settembre 2023 e hanno denunciato a piede libero due cittadini, un 38enne e 43enne residenti nella provincia di Parma.
I due truffatori, scandagliando il web, hanno notato una inserzione per la vendita di un divano pubblicata da una cinquantaduenne ravennate, su una nota piattaforma online. Dopo aver concordato con l’inserzionista la somma da versare, i truffatori, fingendosi residenti in Marocco, avevano raggirato la vittima facendole credere che, prima di ottenere quanto pattuito per la compravendita, doveva effettuare una serie di pagamenti a titolo di tasse per l’esportazione.
La donna, convinta dalle parole dei due, tra la fine di settembre e la metà di ottobre scorso, ha effettuato ben otto operazioni di ricarica per un importo complessivo di circa venticinquemila euro, accreditati su due carte Postepay, entrambe intestate agli indagati.
L’Arma impiega giornalmente molte risorse investigative nel campo della prevenzione e repressione di questi reati ponendo maggiore attenzione all’aumento delle truffe “on line” purtroppo sempre più frequenti e sempre più elaborate.
I due truffatori, scandagliando il web, hanno notato una inserzione per la vendita di un divano pubblicata da una cinquantaduenne ravennate, su una nota piattaforma online. Dopo aver concordato con l’inserzionista la somma da versare, i truffatori, fingendosi residenti in Marocco, avevano raggirato la vittima facendole credere che, prima di ottenere quanto pattuito per la compravendita, doveva effettuare una serie di pagamenti a titolo di tasse per l’esportazione.
La donna, convinta dalle parole dei due, tra la fine di settembre e la metà di ottobre scorso, ha effettuato ben otto operazioni di ricarica per un importo complessivo di circa venticinquemila euro, accreditati su due carte Postepay, entrambe intestate agli indagati.
L’Arma impiega giornalmente molte risorse investigative nel campo della prevenzione e repressione di questi reati ponendo maggiore attenzione all’aumento delle truffe “on line” purtroppo sempre più frequenti e sempre più elaborate.
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