Cronaca
Rosario Livatino e Piero Nava, giudice e testimone. Due facce della stessa medaglia
Una mostra alla Biblioteca Oriani li ricorda entrambi
A porgli domande (ha risposto con voce travisata da località segreta) il prefetto di Ravenna Castrese De Rosa, tratte dal suo libro “Io sono nessuno”, scritto con tre giornalisti lecchesi (Lorenzo Bonini, Stefano Scaccabarozzi e Paolo Valsecchi).
Tanti i giovani studenti presenti nella sala Don Minzoni del Seminario Arcivescovile di Ravenna insieme ad avvocati e magistrati (Matteo Filippi curatore della mostra, Cesare Pozzoli, Antonia Pappalardo presidente della Sezione Riesame del Tribunale di Palermo, Salvatore Insenga professore e cugino di Livatino, Donatella Di Fiore già presidente della Sezione Penale della Corte d’Appello di Bologna).
Ricordata la figura del giudice, tra fede e diritto, mentre il prefetto di Ravenna ha risaltato l’agente di commercio lombardo, all’epoca dei fatti in Sicilia per lavoro, che grazie alla sua testimonianza ha permesso di dare un volto ai sicari della “Stidda”.
“Piero Nava – ha ricordato Castrese De Rosa – è un eroe sconosciuto, dimenticato, un eroe senza volto, ma un eroe vero, che ha tenuto a rimarcare di aver fatto solo la scelta giusta, l’unica scelta possibile e che quel giorno non è solo morto il giudice Livatino ma anche lui e rifarebbe tutto senza alcun tentennamento”.
Figure esemplari, da non dimenticare, per i giovani, una mostra da non perdere, tanti gli applausi a Piero Nava al termine del suo collegamento telefonico che ha emozionato tutti per il suo coraggio e la forte determinazione.
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