Prime lauree per Società e culture del Mediterraneo | la CRONACA di RAVENNA

Prime lauree per Società e culture del Mediterraneo

Michele Marchi: “Da settembre un vero e proprio restyling del corso di laurea che cambia nome e avrà nuovi insegnamenti”

03 luglio 2023 - Si sono tenute oggi, lunedì 3 luglio, a palazzo Corradini le prime lauree in Società e culture del Mediterraneo, corso di laurea triennale in Storia attivo nel Campus Unibo di Ravenna dall’anno accademico 2020-2021.

Sono due le studentesse che hanno ottenuto il titolo di dottore in Società e culture del Mediterraneo. Si tratta di Martina D’Angelo che si è laureata con un lavoro sul soft power americano tra Guerra Fredda e 11 settembre 2001, e di Simona Marsico con una tesi sulla storia del Maghreb. Una anticipazione, in attesa del grosso degli studenti del terzo anno che termineranno nella sessione di novembre.

A salutare questo primo traguardo, accanto alla commissione presieduta dal presidente del Campus di Ravenna Mario Neve, e composta dai professori Sebastiana Nobili, Michele Marchi e Gabriele Montalbano, saranno il direttore del Dipartimento di Beni Culturali Luigi Canetti, la presidente di Fondazione Flaminia Mirella Falconi e l’assessore del Comune di Ravenna con delega all’Università Fabio Sbaraglia.

“Oltre a festeggiare le due studentesse – sottolinea il coordinatore del corso di laurea Michele Marchi - l’occasione è stata quella sia di fare il punto su tre anni di intenso lavoro che di anticipare le novità che attendono Società e culture.
Da settembre 2020 circa 90 studenti hanno scelto il corso di laurea e oltre cinquanta sono state le iniziative seminariali legate al corso di laurea e dedicate agli studenti iscritti, ma anche alla cittadinanza e a tutti gli altri studenti del Campus a testimonianza di un grande punto fermo che contraddistingue questa laurea: la volontà di tenere sempre aperto il dialogo tra profondità storica e sviluppi di politica internazionale.
Tra i tanti docenti, giornalisti e personalità del mondo della politica e dell’economica che in questi anni hanno risposto all’invito di Società e culture e portato il loro contributo in città si possono citare: David Carretta, Simona Colarizi, Mario Del Pero, Franco Gabrielli, Piero Ignazi, Marc Lazar, Luigi Mascilli Migliorini, Marco Minniti, Massimo Nava, Alberto Negri, Giovanni Orsina, Antonio Patuelli, Paolo Pombeni, Romano Prodi, Beda Romano, Antonio Varsori, Sofia Ventura”.  

E poi il futuro: “Società e Culture del Mediterraneo – prosegue Marchi - dal prossimo settembre inaugura la sua nuova coorte di studenti con un vero e proprio restyling, a partire dal nuovo nome che insiste ancora di più sulla dimensione storica, Storia, società e culture del Mediterraneo. Ma non ci si è fermati al cambio di titolo.
Tra le novità alcuni insegnamenti dedicati al ruolo della Russia, della Cina e degli Stati Uniti nell’area mediterranea e anche un focus sulle migrazioni, senza dimenticare la conferma dell’attenzione alla lingua araba, alla diplomazia culturale, al processo di integrazione europea e alle interazioni tra ambiente e sviluppo economico-sociale”.

Naturalmente, accanto alle nuove prospettive, resta saldo il nucleo originario e profondo che ha caratterizzato il corso di laurea fin dalla sua nascita ad opera di un ristretto gruppo di docenti del Dipartimento di Beni Culturali a Ravenna, ovvero la convinzione che, dopo l’11 settembre 2001, l’Afghanistan, la guerra in Iraq e le primavere arabe, il Mediterraneo allargato sia di fatto al centro di ogni dibattito geopolitico e geostrategico.
E che nei prossimi cinquant’anni non si potrà fare economia, geopolitica, non si potrà parlare di energia né di migrazioni senza conoscere le radici profonde degli attuali conflitti e delle presenti opportunità racchiuse nel Mediterraneo.

Ultima iniziativa in ordine di tempo: a fine novembre tutti i laureati del corso potranno concorrere al premio di laurea Samuel Paty, intitolato alla memoria del professore francese di storia e geografia barbaramente ucciso nell’ottobre 2020 per aver insegnato la libertà di espressione e l’opposizione ad ogni forma di fanatismo, primo tra tutti quello religioso.
Grazie al contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Ravenna, due laureati meritevoli potranno ricevere un premio in denaro finalizzato all’iscrizione a un corso di laurea magistrale in Italia o all’estero. 


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