«La segretaria del Pd era amministratrice regionale. Effetto pioggia aumentato dall'assenza di manutenzione e progetti» | la CRONACA di RAVENNA

«La segretaria del Pd era amministratrice regionale. Effetto pioggia aumentato dall'assenza di manutenzione e progetti»

Il centrodestra: «Ci sarebbe stato il tempo per pulire gli alvei e controllare gli argini. Cosa dire poi dei 55 milioni che la Regione ha dovuto restituire l’anno scorso, poiché i progetti per cui erano stati dati non sono stati cantierati?»

08 maggio 2023 - "Negli ultimi giorni ho visitato le zone colpite dall'ondata di maltempo, frane in collina, aree alluvionate in pianura, i corsi d'acqua pieni di tronchi e detriti. Evidente è l'assenza di manutenzione del territorio. Ma i fondi pubblici per fare importanti opere c'erano, solo che la Regione Emilia-Romagna, allora guidata dal tandem Bonaccini-Schlein, non è riuscita a spenderli. Ben 55 milioni di euro sono stati restituiti al Ministero delle Infrastrutture: risorse che, come ha giustamente sottolineato la stampa, erano indirizzate proprio su quei fiumi e torrenti che sono esondati". È quanto dichiara Alice Buonguerrieri, deputato di Fratelli d'Italia.

"Il segretario del Pd, ormai rappresentante di una sinistra radicale, prima di puntare il dito contro il Governo farebbe bene prima a guardare a casa propria e alla sua esperienza come amministratore regionale: quei 55 milioni dovevano essere spesi entro il 2022, e questo voleva dire fondamentali manutenzioni per i corsi d'acqua del territorio, e invece non è stato fatto: con quegli interventi - conclude Buonguerrieri - le esondazioni potevano essere evitate o limitate, mentre oggi la popolazione si trova a pagare le conseguenze dell'incapacità della sinistra".

«Se l’eccezionalità delle precipitazioni ha indubbiamente una responsabilità relativamente all’alluvione che ha duramente colpito la nostra provincia, altri fattori hanno probabilmente contribuito ad aumentarne l’effetto», aggiunge Alberto Ferrero, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia e capogruppo Fratelli d’Italia in consiglio comunale.

Sappiamo che la manutenzione degli alvei dei fiumi è fondamentale affinché il deflusso delle acque posa avvenire correttamente, a maggior ragione qui dove abbiamo fiumi pensili. Veniamo da parecchi mesi di siccità, periodo nel quale ci sarebbe stato tutto il tempo per svolgere lavori di pulitura degli alvei e controllo delle arginature:

Purtroppo questo non è stato fatto. Basta passare in rassegna i corsi dei fiumi che attraversano la nostra provincia e vediamo che sembrano delle foreste, qualche alberatura sulle golene è utile a consolidare gli argini, ma non possono esserci alberi che crescono nell’alveo. Lo stesso dicasi dei detriti presenti da anni. Cosa dire poi delle nutrie, specie alloctone che andrebbe eradicata, poiché danneggiano le arginature?

Sappiamo che la competenza di tutto questo fa capo alla Regione. Il presidente Bonaccini non può dire che è tutta colpa della bomba d’acqua o del cambiamento climatico. Certo che questo ha influito, ma se fosse stata fatta manutenzione e se gli alvei fossero stati ripuliti molto probabilmente i danni sarebbe stati inferiori.

Cosa dire poi dei 55 milioni di euro che la regione ha dovuto restituire l’anno scorso, poiché i progetti per cui erano stati forniti tali fondi non sono stati cantierati? Sembra poi che parte di tali denari sarebbe dovuta servire per mettere in sicurezza il Lamone, fiume che con la sua esondazione ha allagato parte di Faenza e delle campagne attorno a Bagnacavallo. 
Oggi non si può più aspettare, è necessario procedere a una ricognizione di tutte le criticità presenti e intervenire prontamente e, se fino a ora non è stato fatto niente, la responsabilità è di chi ha governato da tempo immemore questa regione».

«Quanti errori sono stati commessi a scapito dei cittadini», afferma Giuseppe Picci vicecoordinatore di Noi Moderati del centrodestra di Forlì Cesena.
È noto da tempo il ciclo di siccità e alluvioni che sta interessando non solo il nostro territorio. Fenomeni analoghi sono già avvenuti nel lontano 26 novembre 1949, quando il fiume Senio ruppe gli argini e Fusignano venne allagata, e quelle del 2015 dove buona parte della nostra pianura è stata alluvionata a seguito sempre di forti piogge.
Per tutte queste ragioni le problematiche idrauliche hanno un forte peso sulla sicurezza territoriale e dovevano essere prese in considerazione già da tempo.

A dicembre 2021, il Dipartimento della Protezione civile ha approvato il piano presentato dalla Regione, in “dettagliati” 76 progetti, per i quali l’Emilia-Romagna ha ottenuto oltre 61 milioni di euro dal Pnrr. Tra questi, sei interventi dedicati per la provincia di Ravenna in merito alla riduzione del rischio idraulico nei bacini dei torrenti Santerno, Senio e Lamone e lungo le aste di pianura dei corsi d’acqua dal Reno al Savio, oltre che per il consolidamento dei movimenti franosi nel territorio di Ravenna.

La Giunta regionale prendeva atto dell’assegnazione di quasi 21 milioni di euro per la realizzazione di 10 progetti tra cui “Fiume Lamone – Progetto di messa in sicurezza delle località di Mezzano, Villanova, Traversara e per il territorio ravennate venivano assegnati 1.200.000 euro.
Successivamente lo stesso importo assegnato per la messa in sicurezza del fiume Lamone veniva ridotto di circa 933 mila euro. L’importo ridefinito si moderava a soli 267 mila euro.
È lecito chiedersi se la politica dei nostri Enti Locali abbia veramente messo in cantiere tutto ciò che serve per garantire la sicurezza del nostro territorio.
Noi riteniamo di NO.

Avrebbero dovuto già da tempo memore, per la messa in sicurezza, prevedere e realizzare: Manutenzione dei corsi d’acqua; Realizzazione di vasche di laminazione; Abbattimento della fitta vegetazione cresciuta nelle zone golenali che devono essere sempre libere per un rapido ed ordinato deflusso delle acque; Creazione di bacini per la raccolta dell’acqua piovana da utilizzare in condizioni di pesanti siccità.

È già noto a tutti che gli effetti dei cambiamenti climatici alternano periodi di siccità a periodi in cui piogge consistenti sono concentrate in territori ristretti e in tempi molto brevi.
Occorrono progetti e una seria programmazione».

 

 

 

 


 


© copyright la Cronaca di Ravenna

CONDIVIDI

Altro da:
Politica

Mingozzi (Pri): «50 anni fa il referendum sul divorzio. Ravenna grande esempio di civismo»

«La vittoria del NO aprì la strada a una concezione laica dei diritti»

Mingozzi (Pri): «50 anni fa il referendum sul divorzio. Ravenna grande esempio di civismo»

«La vittoria del NO aprì la strada a una concezione laica dei diritti»

CGIL. Referendum “Il lavoro è un bene comune”

Dal 10 maggio al via le assemblee nei luoghi di lavoro della provincia di Ravenna ...

CGIL. Referendum “Il lavoro è un bene comune”

Dal 10 maggio al via le assemblee nei luoghi di lavoro della provincia di Ravenna ...

Si riunisce domani il consiglio comunale: l’ordine del giorno dei lavori

visibile in diretta anche sulla pagina facebook Comune di Ravenna e all’indirizzo ...

Si riunisce domani il consiglio comunale: l’ordine del giorno dei lavori

visibile in diretta anche sulla pagina facebook Comune di Ravenna e all’indirizzo ...

CNA parti

Sopra le righe

"Strùffati": Comune e Prefettura in difesa delle persone vittime di truffe. Il video con Maria Pia Timo

Tornano le azioni sul territorio. Si parte martedì 9 aprile alle 20.30 all'Almagià ...

Ortazzo, «lo scandalo continua»

Gli ambientalisti: «Il Parco del Delta non emette alcun cenno risoluto rispetto a ...

Dialogo sul Mediterraneo. INTERVISTA a Marc Lazar

È uno dei due protagonisti con l’ex Ministro Marco Minniti, del dibattito organizzato ...

Architettura, «una nuova visione con al centro la qualità». INTERVISTA

Come sfuggire alla schiavitù nei confronti delle logiche di mercato. Ne parla Marco ...

Salvò al mondo la Domus dei Tappeti di Pietra

RavennAntica intitoli uno spazio pubblico a Ezio Fedele Brini

Prospettiva Dante. Giancarlo Giannini incanta il pubblico

L'attore italiano ha aperto la XII edizione del festival promosso dalla Fondazione ...

Celebrato il 702esimo annuale di Dante. LE FOTO

Dalla prolusione alla Biblioteca Classense all'Offerta dell'Olio

Alluvione/ Oltre 600 firme per la petizione “Stop al pagamento delle utenze"

Promossa da una cittadina di Fornace Zarattini, Alessandra Musumeci. «Eni, Hera, ...