Politica
Ok alla petizione, ma i tempi per riaprire il ponte di Grattacoppa restano un mistero
Discusso in municipio un documento sottoscritto da 400 abitanti di Savarna, Conventello, Torri e aree limitrofe
Ancora, però, non sono chiari sono i tempi di riapertura del passaggio sul Lamone, anche perché foto e filmati sullo stato del cantiere fanno capire che difficilmente verrà rispettata la data del 23 marzo.
E’ stata Emily Tassinari, in quanto prima firmataria di una petizione che ha raccolto 400 firme, a riassumere le richieste come compensazioni.
In cima alla lista c’è la sistemazione dell’area attrezzata di via dei Martiri, a Savarna, con giochi per i bambini. “Altrimenti dobbiamo andare a Sant’Alberto per trovare uno spazio verde attrezzato”.
Viene poi la manutenzione del tetto del Centro sociale Segurini, l’unico edificio che funge da luogo di aggregazione per ospitare mostre, dibattiti, riunioni.
Poi vengono i diversi interventi richiesti per sistemare le strade malconce dall’intenso traffico alternativo rispetto alla chiusura del ponte.
Tra le altre richieste, anche un servizio sanitario più efficiente rispetto alla sola disponibulità del lunedì mattina (orario 7-9) per i prelievi.
A rispondere alla petizione, l’assessora Federica Del Conte.
“I punti inseriti nel documento letto da Tassinari, rientrano tra le priorità indicate dal Consiglio territoriale di Mezzano. Sono previsti 400 mila euro per un’area verde, un nuovo campo da calcio e ampliamento parcheggio nella zona sportiva di Savarna. Avvio del primo stralcio della pista ciclabile di via Basilica, a Conventello, per la quale è previsto un costo di oltre un milione.
“Per quanto riguarda il centro Segurini non c’è nessuna intenzione di venderlo perché ha un ruolo sociale. Verrà manutentato. Gli altri interventi verranno spalmati in più anni".
Venerdì assemblea pubblica a Savarna con il sindaco de Pascale e l’assessora Del Conte.
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