Agenzie di viaggio vicine al collasso | la CRONACA di RAVENNA

Agenzie di viaggio vicine al collasso

Dal lockdown non si sono riprese. Parlano le associazioni. L'intervento della Regione

12 agosto 2020 - Un incentivo una tantum a fondo perduto fino a 2 mila euro erogato ad ogni agenzia di viaggio presente con almeno una sede operativa sul territorio regionale. Un contributo al quale si potrà aggiungere un premio extra di mille euro a favore delle imprese iscritte nell’elenco regionale delle “Agenzie sicure”, che si caratterizzano per l’elevato livello di organizzazione e affidabilità dei servizi offerti.

La Regione Emilia-Romagna interviene a sostegno di agenzie di viaggio e tour operator, uno dei settori più penalizzati dall’impatto economico della pandemia da Coronavirus, e lancia un bando con una dotazione finanziaria di 1,3 milioni di euro per aiutare le imprese che hanno visto crollare il proprio giro d’affari a risollevarsi e ripartire dopo il lungo lockdown.

“Le agenzie di viaggio sono un anello fondamentale al servizio dell’industria turistica dell’Emilia-Romagna - sottolinea l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini - e dopo i provvedimenti di carattere generale varati nelle settimane scorse per garantire liquidità anche alle imprese del settore turistico-alberghiero con la creazione di un fondo da 10 milioni di euro, ora interveniamo con una misura di carattere straordinario a sostegno di un comparto messo a dura prova dall’annullamento di gran parte delle prenotazioni e dal conseguente blocco dei flussi turistici sia sul mercato interno, sia in arrivo dall’estero. Si tratta di una prima risposta ad un settore che gioca un ruolo fondamentale per l’attrattività turistica della nostra regione e che ha bisogno di un’iniezione urgente di risorse fresche per rilanciarsi e partire dopo i mesi di interruzione pressochè totale dell’attività”.

Cosa prevede il bando
Per partecipare al bando le agenzie di viaggio, a prescindere dalla forma giuridica, devono aver accusato tra il 1° marzo e il 31 maggio scorso un calo di fatturato pari o superiore al 30% rispetto allo stesso periodo del 2019, essere iscritte al registro delle imprese delle Camere di commercio e avere almeno una sede aperta al pubblico sul territorio regionale o un’unità locale nel caso di agenzie on line.

Il contributo una tantum è pari a mille euro a favore delle agenzie on line e raddoppia a 2 mila euro per le agenzie con almeno una filiale aperta al pubblico sul territorio regionale. L’incentivo può salire fino ad un massimo di 3 mila euro a vantaggio delle imprese iscritte nell’elenco regionale delle “Agenzie sicure”, che comprende quelle che garantiscono un alto standard organizzativo e rispettano determinati criteri di sicurezza e affidabilità dei servizi offerti. Gli indennizzi compensativi della ridotta attività sono cumulabili con alte agevolazioni pubbliche.
Le domande di contributo vanno presentate dalle ore 10 del 23 settembre alle ore 13 del 9 ottobre prossimo.
Le domande devono essere compilate ed inviate alla Regione esclusivamente per via telematica, attraverso l’applicazione web “Sfinge 2020”, le cui modalità di accesso ed utilizzo saranno rese disponibili sul sito http://fesr.regione.emilia-romagna.it nell’apposita sezione dedicata al bando.

Di questi temi abbiamo parlato con Sabrina Laghi, di Teodorico Holiday, l’agenzia viaggi di Ascom Ravenna e con Enrica Montanucci, presidente di M.A.A.V.I. (Movimento autonomo agenzie di viaggi italiane) che con oltre 4mila iscritti è il raggruppamento più numeroso e rappresentativo del settore.

SABRINA LAGHI
Le agenzie viaggio sono fra i soggetti più colpiti dal lockdown. Vale anche su scala locale?Certamente: è una situazione di grande sofferenza, fra voli cancellati e destinazioni chiuse, quarantene e clienti che hanno comunque paura di muoversi. E’ vero, in questa situazione servirebbe un aiuto maggiore da parte dello Stato, per ora sono solo state briciole. Però non vogliamo abbandonarci alle recriminazioni…

Quindi guardate avanti?

Sì, sempre. Innanzitutto aiutando i clienti nella loro attività quotidiana, evitando di lasciarli soli, anche se questo significa a volte prenotare un volo e poi dover dare disdetta anche per quattro volte di fila. Ma i nostri clienti sanno che possono contare su di noi, a prescindere dalla situazione e dai nostri possibili introiti.

In una condizione come quella attuale, cosa può fare un’agenzia viaggi per soddisfare comunque un cliente che voglia andare in vacanza?
Al di là del rimandare al 2021 una serie di viaggi, offrendo voucher e sperando che nel frattempo la situazione del contagio in tutto il mondo possa tranquillizzarsi, quel che cerchiamo di fare è mettere in catalogo anche proposte nuove, curiose, intelligenti, che possano fungere da alternative interessanti alle mete abituali e purtroppo quest’anno impossibili.

Ad esempio?

Ad esempio, in Italia, ci sono tour operator creativi e lungimiranti che hanno organizzato vacanze guidate, sicure, anche a gruppi, in località poco note della penisola: tour di una settimana che vanno alla scoperta di borghi antichi, di ambienti naturali ancora poco noti, di aspetti enogastronomici stuzzicanti. La logica dell’esperienza, che permette di conoscere un’Italia ancora poco frequentata: credo che il nostro Paese debba ancora farsi conoscere appieno, questa emergenza potrebbe anche aprire una nuova strada. E chi partecipa a queste vacanze di solito torna molto soddisfatto…

Quindi non è il caso di fasciarsi la testa, se si vuol partire per le ferie ma gli aerei non volano?
Premesso che la situazione aerea è davvero complessa e difficile da gestire, e che due terzi dei voli low coast oggi rischiano di non partire, noi restiamo operativi e ottimisti. E il nostro messaggio è chiaro: se un cliente viene e chiede di fare una settimana per due persone, A Ferragosto, spendendo 500 euro, stia pure sicuro che gli troviamo la destinazione adatta. E che ne sarà soddisfatto!

ENRICA MONTANUCCI

Presidente, com’è la condizione delle agenzie italiane in questo momento?
A seguito di una lunga ed estenuante attesa che il mondo politico, e in particolare il governo, ha chiesto agli agenti di viaggio Italiani - attesa ricca di promesse ma ad oggi priva di fatti - la nostra categoria professionale e` al limite del collasso. La nostra, più che una voce, è un grido di dolore per la situazione paradossale che stiamo vivendo. Siamo in assoluto la realtà professionale più colpita dall’emergenza COVID e che, diversamente dalle altre, da sola non ce la può fare a ripartire.

Oggi però la vostra categoria sta avendo  una visibilità mediatica importante, forse inedita…Grazie allo sforzo profuso da noi in questi mesi, finalmente le istituzioni e i media si sono accorti dell’esistenza degli agenti di viaggio, fino a prima quasi “fantasma”. Però ad oggi mancano i fatti: la politica sta tergiversando da mesi chiedendoci pazienza. Riteniamo che ne abbiamo dimostrata molta, troppa: sempre collaborativi, sempre educati, mai sopra le righe, sempre rispettosi nei confronti dei nostri interlocutori e nello specifico delle Istituzioni.
Personalmente mi sono spesa, con i referenti regionali del nostro Movimento, a calmare sempre gli animi più agitati: che però - è importante sottolinearlo - non erano tali per velleità, ma perché vedevano e vedono il loro presente e il loro futuro più che fosco, nero. E in questo tempo abbiamo sempre portato ai tavoli proposte concrete, non parole, ma progetti indispensabili per salvare la categoria

Eppure le cose non sembrano migliorate…

No. Abbiamo atteso pazientemente, certi che non saremmo stati lasciati soli, ma ad oggi tutto ciò si sta rivelando un’illusione. Zero aiuti concreti, zero fatti, zero certezze. Senza un’inversione di rotta, a breve il settore imploderà, portando con se´ migliaia di attività e decine di migliaia di lavoratori.
E' tempo che chi ha potere decisionale decida di rispettare le promesse e si impegni ad aiutare concretamente, senza ulteriori indugi, gli agenti di viaggio: questa categoria di imprenditori, dipendenti e comunque lavoratori appassionati che si sono spesi in prima persona per contribuire a fare grande l'Italia. E chi non interverrà immediatamente sarà responsabile di un dramma sociale di dimensioni inimmaginabili.


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