Prospettiva Dante/ Il festival dedicato al Poeta con Giannini, Patty Pravo e Linus | la CRONACA di RAVENNA

Prospettiva Dante/ Il festival dedicato al Poeta con Giannini, Patty Pravo e Linus

Dal 13 al 17 settembre dodicesima edizione dell'evento promosso dalla Fondazione Cassa. Economia al centro con Antonio Patuelli e il direttore della Banca d'Italia. Da "Dante 2021", quest'anno nome nuovo, apertura a giovani e diverse collaborazioni

02 settembre 2023 -

«Le tematiche dantesche sono immanenti, non legate al centenario». Così Antonio Patuelli, presidente dell'Abi e del Gruppo La Cassa di Ravenna, commenta il proseguimento, anche dopo il settimo centenario della morte di Dante, dell’unico festival interamente dedicato al Poeta: dal 13 al 17 settembre è in scena, infatti, Prospettiva Dante, dodicesima edizione della manifestazione promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna con il sostegno della direzione scientifica dell’Accademia della Crusca.

Sotto il verso «mentre che la speranza ha fior del verde» (Purgatorio III, v. 135) si raccolgono cinque giorni di incontri e spettacoli nel cuore di quella Ravenna che offrì all’esule fiorentino accoglienza e speranza di futuro.

Dopo undici edizioni intitolate ‘Dante 2021’, il festival cambia dunque non solo il nome, ma anche il format. «Sarà più aperto alla città e ai giovani, coinvolgerà anche le scuole che durante l’anno scolastico produrranno ricerche e studi che saranno poi premiati al Festival, e si svolgerà in nuovi luoghi, tra cui il Mercato Coperto», afferma il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Ernesto Giuseppe Alfieri.

«Le collaborazioni si sono rafforzate – aggiunge Domenico De Martino, ideatore e direttore del festival -. Con il Comune di Ravenna condividiamo tre giornate della lettura perpetua della Divina Commedia, e ci siamo aperti a quella con il Mercato Coperto, una struttura privata ma pubblica nell’uso, che vive d’altro ma ha dato la propria disponibilità».

La struttura di piazza Costa, gestita dal Gruppo Spadoni, ospiterà infatti due eventi giovedì 14 settembre. Gli Antichi Chiostri Francescani della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, accanto alla Tomba di Dante, sono come sempre la “casa” del festival, ma il calendario, oltre alla giornata al Mercato Coperto, prevede le new entry di una serata al Teatro Alighieri e di un incontro alla Casa Matha - Schola Piscatorum.

Tra i protagonisti del festival Giancarlo Giannini, Linus, Patty Pravo, Innocenzo Cipolletta, Carmine Abate, Emanuele Banfi, Maurizio Ferrini, Cricca, Arianne Lafita Gonzalvez e Vittorio Galloro, Amerigo Fontani.

Confermato l’approfondimento economico del tema dantesco proposto in tutte le edizioni. «legge, moneta, officio e costume» (Purgatorio VI, v. 146) è il titolo della conversazione di quest'anno tra Luigi Federico Signorini, direttore generale della Banca d’Italia, e Antonio Patuelli. L’incontro, che si terrà giovedì 14 settembre, è coordinato da Agnese Pini, direttrice di «QN Quotidiano Nazionale».

«Le celebrazioni del VII centenario della morte di Dante si sono intrecciate alla lunga traversata della pandemia, ai cui dolorosi esiti, in Romagna, si sono aggiunte le alluvioni del maggio scorso – ricorda Domenico De Martino, ideatore e direttore del festival –. Non potevamo non avanzare un richiamo forte alla speranza, non consolatoria ma vitale, così come motivato dallo stesso Dante».
In questo quadro si colloca anche il nuovo titolo del festival, Prospettiva Dante, «dove il termine prospettiva - spiega De Martino - ha un significato doppio: noi, che dal 21esimo secolo guardiamo al 1200 con tutto quello che ci sta in mezzo; Dante che guarda a noi, perché è al futuro che lui pensava di lasciare la sua opera».

De Martino commenta «siamo fieri di avere in apertura Giancarlo Giannini e i due premi che consegniamo sono per due icone. Patty Pravo, il cui nome deriva dai fans del Piper che apostrofò con la citazione “guai a voi anime prave”, da “prave” a “pravo” il passo è stato breve. E Linus, sempre più attento alle questioni linguistiche, che sulla sua pagina instagram ha il ritratto di Dante opera di Botticelli, al cui interno Linus ha messo il proprio profilo. E allora perché non invitarlo visto il ruolo della radio nella diffusione della lingua italiana».

Anche l’incontro della giornata di apertura con Innocenzo Cipolletta pone un tema importante. Il titolo tutto manzoniano “Questo matrimonio (non) s’ha da fare”, riconduce al rapporto tra impresa, cultura e turismo sempre più di attualità, come sottolinea l’assessore comunale alla Cultura, Fabio Sbaraglia.

La manifestazione, posta sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica, ha il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Ravenna, della Fondazione Enzo Bettiza e degli Amici dell’Accademia della Crusca; media partner «QN».
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero.
mvv

IL PROGRAMMA

L’apertura è mercoledì 13 settembre, alle 17.30 presso i Chiostri Francescani, con i saluti di Ernesto Giuseppe Alfieri (presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna), Paolo D’Achille (presidente dell’Accademia della Crusca) e Domenico De Martino. A Giancarlo Giannini sono affidate letture dalle Epistole e dalla Commedia. Segue una riflessione del presidente di Confindustria Cultura Innocenzo Cipolletta sul rapporto fra impresa e cultura, con la partecipazione di Filippo Vaghetti di Confindustria Ravenna e dell’imprenditore Antonio Serena Monghini. Alle 21.30 il comico Maurizio Ferrini propone Di Romagna e…di Toscana (con Dante), un confronto fra i due versanti dell’Appennino.

Giovedì 14 settembre «legge, moneta, officio e costume» (Purgatorio VI, v. 146) è il titolo della conversazione tra Luigi Federico Signorini, direttore generale della Banca d’Italia, e Antonio Patuelli, presidente della Cassa di Ravenna SpA e di ABI - Associazione Bancaria Italiana; coordina l’incontro Agnese Pini, direttrice di «QN Quotidiano Nazionale».
Alle 21 Davide Guerra presenta la sua ricerca sugli echi danteschi nella canzone italiana, da Venditti al rapper Murubutu; lo affiancano il pianista e arrangiatore Alessandro Di Puccio e la cantante NicoNote.

Venerdì 15 settembre, alle 18 MetaDante I: dal futuro a oggi “invade” il Mercato Coperto con la Q Dance Company, Arianne Lafita Gonzalvez e Vittorio Galloro, la soprano Vittoria Magnarello, Lorenzo D’Alessio all’arpa, Marco Saccardin alla tiorba, l’attore Amerigo Fontani, GRV Italia e radio RSE Live Streaming di Ravenna. Alle 21 il Premio Dante-Ravenna è attribuito a Linus, con l’introduzione di Nicoletta Maraschio, presidente onoraria dell’Accademia della Crusca, su La lingua della radio. Alle 22.30 il cantante Cricca si affianca alla Q Dance Company e il dj set di Artemis conclude la serata.

Sabato 16 settembre, ai Chiostri lo scrittore Carmine Abate racconta «lo pane altrui» (Paradiso XVII, v. 59), mettendo in dialogo l’esilio di Dante e la propria esperienza di migrante. La tessitura musicale è affidata all’Ensemble Mosaici Sonori. Alle 21 al Teatro Alighieri la performance di Amerigo Fontani e Vincenzo De Angelis dal titolo Guido, i’ vorrei precede la consegna del Premio Parole e Musica 2023 a Patty Pravo. A introdurre l’artista Un saluto per Patty del critico letterario Franco Zabagli (Gabinetto Vieusseux di Firenze).

Domenica 17 settembre, alle 11 alla Casa Matha, Emanuele Banfi (Università di Milano Bicocca, Accademia della Crusca) propone Tradurre la Commedia in greco nel Novecento: l’operazione “dantesca” di Nikos Kazantzakis, osservazioni sulla traduzione del 1934 a opera dell’autore dei romanzi Zorba il greco e L’ultima tentazione.

Dal 14 al 16 settembre, il cammino di Prospettiva Dante si intreccia a L’ora che volge il disìo, la lettura perpetua della Commedia presso la Tomba di Dante, realizzata da Zona Dantesca, RavennAntica e Istituzione Biblioteca Classense. Grazie alla collaborazione con il Comune di Ravenna, per tre giorni sempre alle 17, saranno infatti tre “voci” del festival – rispettivamente Domenico De Martino, Linus e Amerigo Fontani – a rinnovare l’incontro con il capolavoro.

nella foto all'interno, da destra Alfieri, De Martino, Sbaraglia




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