Politica
Ancarani: "Ora de Pascale si liberi del Movimento 5 stelle"
Numerose prese di posizione sul fronte energetico. Forti sollecitazioni a rivedere il Pitesai
05 maggio 2022 - La notizia che finalmente Ravenna torna protagonista di primo piano sul tema dell’energia "è particolarmente soddisfacente per chi, come noi, ha sempre combattuto contro ostacoli, lacci e lacciuoli che impedivano questo percorso". Ad affermarlo è il capogruppo di Forza Italia, Alberto Ancarani.
"Il solo fatto che continui a mancare la riapertura alle estrazioni di gas - aggiunge Ancarani - campo in cui il know-how ravennate non ha rivali e per cui potremmo restituire competitività e posti di lavoro al nostro territorio, contribuendo al soddisfacimento del fabbisogno energetico del paese è infatti responsabilità proprio del Movimento 5 Stelle, a tutti i suoi livelli.
Non abbiamo dunque alcuna difficoltà, in questa specifica circostanza, a porci nettamente dalla parte del Sindaco De Pascale che ha accolto e favorito il percorso annunciato ieri dal Ministro Cingolani e dal Presidente Bonaccini. Ma con la stessa franchezza riteniamo che finchè lo stesso De Pascale terrà nella sua giunta il Movimento 5 Stelle, la sua credibilità sul campo energetico resterà fortemente menomata".
"Mentre i progetti per la produzione di energia da fonti rinnovabili rimangono impantanati nella burocrazia, in pochi giorni si decide di investire nei rigassificatori" afferma Marco Maiolini Presidente di Ambiente e Territorio Ravenna. "Perchè invece non si accellera sul progetto Agnes del parco eolico, perchè non si procede spediti con i progetti operativi per le comunità energetiche, perché penalizziamo la riqualificazione energetica delle abitazioni con lo smantellamento del Superbonus 110, invece di renderlo strutturale con le opportune migliorie, dove sono i progetti per sviluppare la tecnologia dell’ idrogeno verde. Se in questo momento di scelte energetiche importanti punteremo ancora sulle fonti fossili, la transazione energetica supererà anche l'orizzonte temporale imprescindibile del 2050 a parole supportato da tutti, e di conseguenza anche la speranza di un futuro energeticamente sostenibile che questo Paese meriterebbe".
"L’Alto Adriatico - è il commento di Alberto Ferrero, capogruppo di Fratelli d'Italia - disporrebbe potenzialmente di risorse pari a circa 500 miliardi di metri cubi di gas, sufficienti a garantire per molti anni la copertura di una importante quota del fabbisogno nazionale, tuttavia queste ingenti risorse che darebbero notevole impulso all’economia sia nazionale che della nostra città, ad oggi non sono utilizzabili, poiché il Pitesai con le sue regole non ne consente lo sfruttamento.
Infatti, oggi, non solo non è possibile coltivare giacimenti entro 12 miglia dalla costa (miglia geografiche), ma anche entro 12 miglia da qualsiasi posto in cui sia presente oggi un’area protetta o che si pensa se ne potrà istituire una (miglia amministrative). Tutto questo ha di fatto reso tutto il nord Adriatico, ovviamente nella sola parte italiana, non sfruttabile. Per questi motivi è opportuno muoversi in tutte le sedi affinché il Pitesai venga superato, se non in toto, quantomeno nelle parti in cui si vincola al rispetto delle 12 miglia amministrative e non geografiche, lo sfruttamento e la coltivazione di nuovi giacimenti. Solo in questa maniera - conclude Ferrero - si potrà realmente ritornare a sfruttare il gas dell’alto Adriatico e dare un nuovo sviluppo all’economia nazionale e di Ravenna".
Soddisfatto il Pri. Per Giannantonio Mingozzi l'arrivo di una nave rigassificatrice è un importante passo avanti "ora, però, dobbiamo impegnarci per modificare il Pitesai (come richiesto dal sindaco nell'incontro in Regione) e ampliare le aree di ricerca e di estrazione in Adriatico e consentire così la piena attività delle nostre imprese dell'Oil&Gas oggi legate da normative impossibili ed avversioni incomprensibili. Il distretto ravennate si qualifica anche per il progetto Agnes al quale sono destinate risorse del Pnrr su eolico e fotovoltaico e siamo convinti che presto andrà a regime anche la produzione di idrogeno verde; sindaco, vicesindaco, giunta e consiglio hanno il sostegno dell'Edera - conclude Mingozzi - sicuri che l'arrivo del rigassificatore non rimarrà l'unico risultato di anni di richieste e manifestazioni per Ravenna Città dell'Energia".
© copyright la Cronaca di Ravenna
"Il solo fatto che continui a mancare la riapertura alle estrazioni di gas - aggiunge Ancarani - campo in cui il know-how ravennate non ha rivali e per cui potremmo restituire competitività e posti di lavoro al nostro territorio, contribuendo al soddisfacimento del fabbisogno energetico del paese è infatti responsabilità proprio del Movimento 5 Stelle, a tutti i suoi livelli.
Non abbiamo dunque alcuna difficoltà, in questa specifica circostanza, a porci nettamente dalla parte del Sindaco De Pascale che ha accolto e favorito il percorso annunciato ieri dal Ministro Cingolani e dal Presidente Bonaccini. Ma con la stessa franchezza riteniamo che finchè lo stesso De Pascale terrà nella sua giunta il Movimento 5 Stelle, la sua credibilità sul campo energetico resterà fortemente menomata".
"Mentre i progetti per la produzione di energia da fonti rinnovabili rimangono impantanati nella burocrazia, in pochi giorni si decide di investire nei rigassificatori" afferma Marco Maiolini Presidente di Ambiente e Territorio Ravenna. "Perchè invece non si accellera sul progetto Agnes del parco eolico, perchè non si procede spediti con i progetti operativi per le comunità energetiche, perché penalizziamo la riqualificazione energetica delle abitazioni con lo smantellamento del Superbonus 110, invece di renderlo strutturale con le opportune migliorie, dove sono i progetti per sviluppare la tecnologia dell’ idrogeno verde. Se in questo momento di scelte energetiche importanti punteremo ancora sulle fonti fossili, la transazione energetica supererà anche l'orizzonte temporale imprescindibile del 2050 a parole supportato da tutti, e di conseguenza anche la speranza di un futuro energeticamente sostenibile che questo Paese meriterebbe".
"L’Alto Adriatico - è il commento di Alberto Ferrero, capogruppo di Fratelli d'Italia - disporrebbe potenzialmente di risorse pari a circa 500 miliardi di metri cubi di gas, sufficienti a garantire per molti anni la copertura di una importante quota del fabbisogno nazionale, tuttavia queste ingenti risorse che darebbero notevole impulso all’economia sia nazionale che della nostra città, ad oggi non sono utilizzabili, poiché il Pitesai con le sue regole non ne consente lo sfruttamento.
Infatti, oggi, non solo non è possibile coltivare giacimenti entro 12 miglia dalla costa (miglia geografiche), ma anche entro 12 miglia da qualsiasi posto in cui sia presente oggi un’area protetta o che si pensa se ne potrà istituire una (miglia amministrative). Tutto questo ha di fatto reso tutto il nord Adriatico, ovviamente nella sola parte italiana, non sfruttabile. Per questi motivi è opportuno muoversi in tutte le sedi affinché il Pitesai venga superato, se non in toto, quantomeno nelle parti in cui si vincola al rispetto delle 12 miglia amministrative e non geografiche, lo sfruttamento e la coltivazione di nuovi giacimenti. Solo in questa maniera - conclude Ferrero - si potrà realmente ritornare a sfruttare il gas dell’alto Adriatico e dare un nuovo sviluppo all’economia nazionale e di Ravenna".
Soddisfatto il Pri. Per Giannantonio Mingozzi l'arrivo di una nave rigassificatrice è un importante passo avanti "ora, però, dobbiamo impegnarci per modificare il Pitesai (come richiesto dal sindaco nell'incontro in Regione) e ampliare le aree di ricerca e di estrazione in Adriatico e consentire così la piena attività delle nostre imprese dell'Oil&Gas oggi legate da normative impossibili ed avversioni incomprensibili. Il distretto ravennate si qualifica anche per il progetto Agnes al quale sono destinate risorse del Pnrr su eolico e fotovoltaico e siamo convinti che presto andrà a regime anche la produzione di idrogeno verde; sindaco, vicesindaco, giunta e consiglio hanno il sostegno dell'Edera - conclude Mingozzi - sicuri che l'arrivo del rigassificatore non rimarrà l'unico risultato di anni di richieste e manifestazioni per Ravenna Città dell'Energia".
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