Economia
Export in forte crescita, Paesi Ue principali mercati
L'analisi dell'Osservatorio economico della Camera di commercio
12 ottobre 2021 - L’export ravennate, nei primi 6 mesi del 2021, ha fatto registrare una crescita, rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, del 22,6%, per un controvalore complessivo di 2,4 miliardi di euro. I dati sono stati elaborati dall’Osservatorio economico della Camera di commercio di Ravenna. Già a fine anno, per l’export provinciale è prevedibile un pieno ritorno ai livelli pre-pandemia: +2,7% rispetto al 2019.
L’Europa si conferma il mercato fondamentale per l’export ravennate, che supera la quota del 77% e mette a segno un incremento a due cifre, +26%. In particolare, le esportazioni verso la sola Unione europea a 27 hanno confermato e migliorato la tendenza positiva con un +31,7%. Performance ancora migliori nell’Area-Euro, che registra un +35,1% (il 50% dell’export provinciale complessivo), prima fra tutti la Germania, primo partner commerciale, che, da solo, assorbe quasi il 16% delle esportazioni provinciali (+41,5%, grazie ai prodotti della metallurgia ed alle apparecchiature elettriche). Seguono la Francia (+34,2%, per la maggior parte prodotti chimici e metallurgici) e la Spagna (+24,8%, prodotti chimici e alimentari).
Nonostante la riduzione delle esportazioni verso il Regno Unito (-31,6%), tengono le vendite verso i Paesi europei non Ue post Brexit (+0,4%). In territorio positivo anche le vendite di prodotti e servizi ravennati in America del Nord (+38%) ed, in particolare, negli Stati Uniti che segnano un +39,5% (il 5,7% dell’export totale provinciale).
In espansione anche le esportazioni dirette verso i mercati dell’Asia orientale (+24,1%, Cina fra tutti), dell’Asia centrale (+12,3%), dell’America centro-meridionale (+51,6%) e dei principali Paesi africani (+100,9% verso Africa settentrionale e +20,5% in altri Paesi africani). Aumenti a due cifre anche per le esportazioni dirette in Polonia (+24,3%), nei Paesi Bassi (44,9%) e in Austria (+33%), con la vendita soprattutto di prodotti della metallurgia e di apparecchiature elettriche.
Per quanto riguarda i prodotti esportati, spicca l’export degli apparecchi elettrici (+51,2%), seguiti da agroalimentare (+41%), macchinari e apparecchiature (+25,2%), chimica (+23,5%), prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (+44%), tessile (+43%), bevande (+26,8%), articoli in gomma e materie plastiche (+12,6%), computer, prodotti di elettronica, ottica e apparecchi elettromedicali (+8,9%) e degli altri prodotti (+27%). In particolare nel comparto della chimica, ottimi sono i risultati registrati da fertilizzanti e composti (+25,6%).
“Lo spirito di collaborazione e la resilienza collettiva dimostrata nei mesi più difficili dell’emergenza pandemica – ha sottolineato Giorgio Guberti, commissario straordinario della Camera di commercio di Ravenna - possono trovare un senso e un obiettivo nel rilancio dell’internazionalizzazione, risorsa imprescindibile per l’economia ravennate ed acceleratore di crescita e di sviluppo.
Degli investimenti in infrastrutture, sostenibilità e digitalizzazione beneficeranno in primis le imprese, che si troveranno a operare in un contesto più solido e dinamico, riuscendo così a incrementare il proprio business in Italia e all’estero".
"Il nuovo mandato e gli strumenti affidati dalla legge alle Camere di commercio italiane – ha concluso Guberti - ci consentono di intervenire nel sostegno alle esportazioni delle nostre imprese, ma, allo stesso tempo, di lavorare sul contesto interno, innescando così un circolo virtuoso in grado di migliorare la competitività delle imprese ravennati, generando un ulteriore volano per il nostro export”.
© copyright la Cronaca di Ravenna
L’Europa si conferma il mercato fondamentale per l’export ravennate, che supera la quota del 77% e mette a segno un incremento a due cifre, +26%. In particolare, le esportazioni verso la sola Unione europea a 27 hanno confermato e migliorato la tendenza positiva con un +31,7%. Performance ancora migliori nell’Area-Euro, che registra un +35,1% (il 50% dell’export provinciale complessivo), prima fra tutti la Germania, primo partner commerciale, che, da solo, assorbe quasi il 16% delle esportazioni provinciali (+41,5%, grazie ai prodotti della metallurgia ed alle apparecchiature elettriche). Seguono la Francia (+34,2%, per la maggior parte prodotti chimici e metallurgici) e la Spagna (+24,8%, prodotti chimici e alimentari).
Nonostante la riduzione delle esportazioni verso il Regno Unito (-31,6%), tengono le vendite verso i Paesi europei non Ue post Brexit (+0,4%). In territorio positivo anche le vendite di prodotti e servizi ravennati in America del Nord (+38%) ed, in particolare, negli Stati Uniti che segnano un +39,5% (il 5,7% dell’export totale provinciale).
In espansione anche le esportazioni dirette verso i mercati dell’Asia orientale (+24,1%, Cina fra tutti), dell’Asia centrale (+12,3%), dell’America centro-meridionale (+51,6%) e dei principali Paesi africani (+100,9% verso Africa settentrionale e +20,5% in altri Paesi africani). Aumenti a due cifre anche per le esportazioni dirette in Polonia (+24,3%), nei Paesi Bassi (44,9%) e in Austria (+33%), con la vendita soprattutto di prodotti della metallurgia e di apparecchiature elettriche.
Per quanto riguarda i prodotti esportati, spicca l’export degli apparecchi elettrici (+51,2%), seguiti da agroalimentare (+41%), macchinari e apparecchiature (+25,2%), chimica (+23,5%), prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (+44%), tessile (+43%), bevande (+26,8%), articoli in gomma e materie plastiche (+12,6%), computer, prodotti di elettronica, ottica e apparecchi elettromedicali (+8,9%) e degli altri prodotti (+27%). In particolare nel comparto della chimica, ottimi sono i risultati registrati da fertilizzanti e composti (+25,6%).
“Lo spirito di collaborazione e la resilienza collettiva dimostrata nei mesi più difficili dell’emergenza pandemica – ha sottolineato Giorgio Guberti, commissario straordinario della Camera di commercio di Ravenna - possono trovare un senso e un obiettivo nel rilancio dell’internazionalizzazione, risorsa imprescindibile per l’economia ravennate ed acceleratore di crescita e di sviluppo.
Degli investimenti in infrastrutture, sostenibilità e digitalizzazione beneficeranno in primis le imprese, che si troveranno a operare in un contesto più solido e dinamico, riuscendo così a incrementare il proprio business in Italia e all’estero".
"Il nuovo mandato e gli strumenti affidati dalla legge alle Camere di commercio italiane – ha concluso Guberti - ci consentono di intervenire nel sostegno alle esportazioni delle nostre imprese, ma, allo stesso tempo, di lavorare sul contesto interno, innescando così un circolo virtuoso in grado di migliorare la competitività delle imprese ravennati, generando un ulteriore volano per il nostro export”.
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