Università
Medicina, si ricomincia. Falconi: «Lezioni in presenza per tutti gli studenti del primo e secondo anno»
Si terranno come il passato anno accademico presso il Palazzo dei Congressi, i laboratori al Santa Maria delle Croci. Numerosi gli incontri per creare collaborazioni sempre più strette tra i docenti
20 settembre 2021 - Medicina, si ricomincia. Il 29 settembre sarà resa pubblica la graduatoria del test d’ingresso nazionale, dopodiché si saprà chi avrà scelto Ravenna e chi si sarà effettivamente iscritto. Ma i 95 posti da matricola saranno sicuramente coperti.
Uno dei temi caldi della ripresa è quello delle lezioni, in presenza oppure no per i 190 studenti del primo e del secondo anno? «Assolutamente in presenza – garantisce la professoressa Mirella Falconi, coordinatrice del corso di laurea in Medicina e Chirurgia e vicepresidente della Fondazione Flaminia -. Ne approfitto per ringraziare la disponibilità che c'è stata offerta dall'amministrazione comunale e anche da coloro che sono responsabili della didattica del Campus, in primo luogo la presidente Elena Fabbri, perché alla luce delle incertezze che ancora accompagnano la situazione abbiamo pensato di trovare una soluzione che garantisse agli studenti del primo e del secondo anno di Medicina la possibilità di svolgere tutte le lezioni in presenza.
Questa necessità nasce anche dalle richieste che abbiamo ricevuto dai ragazzi che si stanno iscrivendo al secondo anno: avendo avuto la possibilità nel secondo semestre del primo anno di potere frequentare le lezioni e i laboratori in presenza, ci hanno veramente chiesto di impegnarci in questa direzione».
Quindi, il prossimo semestre parte delle lezioni saranno svolte come il passato anno accademico presso il Palazzo dei Congressi, che garantisce una capienza in una situazione non pandemica per 350 studenti. Se si considerano, invece, i parametri adottati lo scorso anno ha una capienza in grado di accogliere 150 studenti. «Abbiamo organizzato gli orari - spiega Falconi - in modo tale che gli studenti sia del primo che del secondo anno possano svolgere il 90% dell'attività didattica presso il Palazzo dei Congressi. La rimanente parte delle ore sarà svolta presso l'ospedale, ma anche in questo caso gli studenti avranno la possibilità di essere tutti in presenza.
Per le attività esercitazionali, sempre presso l'ospedale Santa Maria delle Croci, sono presenti laboratori didattici per gli studenti del primo e del secondo anno e abbiamo organizzato l'orario in modo tale che tutti possano svolgere le esercitazioni in presenza presso i laboratori e anche svolgere un'attività esercitazionale a Bologna presso l'Istituto di Anatomia utilizzando la sala settoria presente presso quella sede».
Numerosi poi gli incontri per creare collaborazioni sempre più strette tra i docenti che si sono incardinati a Ravenna a partire dall'anno scorso con l'attivazione del corso di laurea e le realtà sanitarie locali.
«A questo proposito, probabilmente l'8 di ottobre, si svolgerà - annuncia Falconi - quella che noi abbiamo chiamato la 'giornata della ricerca' dove i medici dell'ospedale Santa Maria delle Croci e i docenti universitari sia delle discipline cliniche ma anche delle discipline di base illustreranno gli ambiti di ricerca in cui sono coinvolti. Questa giornata ha proprio la finalità di far conoscere meglio gli operatori che saranno coinvolti nella gestione del corso di laurea, ma anche di poter creare delle sinergie e sviluppare degli ambiti di ricerca.
Oltre a questa importante giornata e sempre entro il mese di ottobre i docenti impegnati nel corso di laurea di Medicina incontreranno il Consiglio dell'Ordine dei Medici proprio per illustrare gli impegni accademici e di ricerca in cui sono coinvolti.
Da ultimo, ci sarà l'intitolazione dell'aula magna al professor Triossi, che è mancato, e questo è un gesto che nasce dalla direzione generale dell'Ausl, dal dottor Carradori, ma che vuole ringraziare l'importante impegno del professor Triossi anche proprio per l'avvio di questo corso di laurea».
© copyright la Cronaca di Ravenna
Uno dei temi caldi della ripresa è quello delle lezioni, in presenza oppure no per i 190 studenti del primo e del secondo anno? «Assolutamente in presenza – garantisce la professoressa Mirella Falconi, coordinatrice del corso di laurea in Medicina e Chirurgia e vicepresidente della Fondazione Flaminia -. Ne approfitto per ringraziare la disponibilità che c'è stata offerta dall'amministrazione comunale e anche da coloro che sono responsabili della didattica del Campus, in primo luogo la presidente Elena Fabbri, perché alla luce delle incertezze che ancora accompagnano la situazione abbiamo pensato di trovare una soluzione che garantisse agli studenti del primo e del secondo anno di Medicina la possibilità di svolgere tutte le lezioni in presenza.
Questa necessità nasce anche dalle richieste che abbiamo ricevuto dai ragazzi che si stanno iscrivendo al secondo anno: avendo avuto la possibilità nel secondo semestre del primo anno di potere frequentare le lezioni e i laboratori in presenza, ci hanno veramente chiesto di impegnarci in questa direzione».
Quindi, il prossimo semestre parte delle lezioni saranno svolte come il passato anno accademico presso il Palazzo dei Congressi, che garantisce una capienza in una situazione non pandemica per 350 studenti. Se si considerano, invece, i parametri adottati lo scorso anno ha una capienza in grado di accogliere 150 studenti. «Abbiamo organizzato gli orari - spiega Falconi - in modo tale che gli studenti sia del primo che del secondo anno possano svolgere il 90% dell'attività didattica presso il Palazzo dei Congressi. La rimanente parte delle ore sarà svolta presso l'ospedale, ma anche in questo caso gli studenti avranno la possibilità di essere tutti in presenza.
Per le attività esercitazionali, sempre presso l'ospedale Santa Maria delle Croci, sono presenti laboratori didattici per gli studenti del primo e del secondo anno e abbiamo organizzato l'orario in modo tale che tutti possano svolgere le esercitazioni in presenza presso i laboratori e anche svolgere un'attività esercitazionale a Bologna presso l'Istituto di Anatomia utilizzando la sala settoria presente presso quella sede».
Numerosi poi gli incontri per creare collaborazioni sempre più strette tra i docenti che si sono incardinati a Ravenna a partire dall'anno scorso con l'attivazione del corso di laurea e le realtà sanitarie locali.
«A questo proposito, probabilmente l'8 di ottobre, si svolgerà - annuncia Falconi - quella che noi abbiamo chiamato la 'giornata della ricerca' dove i medici dell'ospedale Santa Maria delle Croci e i docenti universitari sia delle discipline cliniche ma anche delle discipline di base illustreranno gli ambiti di ricerca in cui sono coinvolti. Questa giornata ha proprio la finalità di far conoscere meglio gli operatori che saranno coinvolti nella gestione del corso di laurea, ma anche di poter creare delle sinergie e sviluppare degli ambiti di ricerca.
Oltre a questa importante giornata e sempre entro il mese di ottobre i docenti impegnati nel corso di laurea di Medicina incontreranno il Consiglio dell'Ordine dei Medici proprio per illustrare gli impegni accademici e di ricerca in cui sono coinvolti.
Da ultimo, ci sarà l'intitolazione dell'aula magna al professor Triossi, che è mancato, e questo è un gesto che nasce dalla direzione generale dell'Ausl, dal dottor Carradori, ma che vuole ringraziare l'importante impegno del professor Triossi anche proprio per l'avvio di questo corso di laurea».
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