Eventi
Ravenna Festival, i Vespri da San Vitale a San Francesco
Nuova sede nel nome di Dante per i sette appuntamenti pomeridiani previsti. Intervista al condirettore artistico Angelo Nicastro
08 maggio 2021 - L’irresistibile forza di attrazione che la figura di Dante Alighieri esercita sulle iniziative di questo periodo ha coinvolto anche i Vespri del Ravenna Festival, sia per i contenuti sia per quanto riguarda la collocazione; è stato deciso infatti il trasferimento del ciclo dalla basilica di San Vitale al cuore dantesco della città.
La nuova sede è la basilica di San Francesco, accanto alla tomba del Sommo poeta e al Museo a lui dedicato, ora rinnovato e prossimo all’inaugurazione che dovrebbe avvenire tra una settimana, secondo quanto annunciato dal sindaco Michele de Pascale nel corso della presentazione del Festival.
Diverso il genere dei programmi, ma unico il tema, per i sette concerti vespertini: saranno inevitabilmente imperniati su Dante e, più nello specifico, sul suo rapporto con la musica.
Ne abbiamo parlato con Angelo Nicastro, condirettore artistico del Ravenna Festival.
Angelo Nicastro, quali sono le ragioni di questo cambio di sede?
“La basilica di San Vitale sta riaprendo adesso e non sappiamo ancora come si presenterà la situazione, ma le difficoltà legate al suo utilizzo sono precedenti a questo momento. La basilica ha sempre accolto un grande flusso di turisti che possono rimanere fino alle 19 e noi, quindi, abbiamo la possibilità di organizzare le prove solo la sera prima degli spettacoli.
In questo periodo di ulteriori restrizioni dovute al Covid, San Francesco è uno spazio che possiamo gestire meglio e ci ha dato uno spunto ulteriore per caratterizzare i programmi in modo adeguato alle celebrazioni dantesche.
Per quest’anno, infatti, ci è parso appropriato intitolare i Vespri a Dante e collocarli vicino a lui. In San Vitale, però, si terrà l’inaugurazione del Festival, il 2 giugno, con l’opera da camera ‘Teodora’ di Marco Montalbetti, appositamente concepita per quella basilica, in prima assoluta".
Dante e la musica, un argomento su cui ci sarà molto da dire?
“È un tema che merita di essere approfondito e ha attirato molti artisti che ci si sono dedicati in modo interessante e originale.
I sette appuntamenti dei Vespri Danteschi si terranno dal 7 giugno al 13 luglio, sempre alle 19.30 e con il biglietto al costo di un euro.
Si passerà da ‘Dante e i Trovatori’ ai mottetti sacri del Seicento riuniti sotto il titolo ‘Veni, sponsa de Libano’, citazione dal Purgatorio; si proseguirà con un suggestivo viaggio nella vita di Dante, attraverso la biografia scritta da Boccaccio e le musiche italiane coeve, e con un ricordo delle vittime della pandemia in cui sarà eseguito il Dies Irae di raro ascolto composto da Giovanni Legrenzi; per continuare con ‘Vox in bestia’, sugli animali dalla forte carica simbolica della Divina Commedia, poi con ‘Per lei tremò la terra e’l ciel s’aperse’, titolo tratto dal Paradiso per un programma incentrato sulle haydniane Sette parole del nostro Redentore in croce, nella versione per quartetto d’archi, e infine con l’oratorio ‘Eunoè’, di Stefano Dalfovo, in prima esecuzione assoluta".
Patrizia Luppi
(nella foto, Enea Sorini e Peppe Frana che si esibiranno il 7 e l'8 giugno in Dante e i Trovatori)
© copyright la Cronaca di Ravenna
La nuova sede è la basilica di San Francesco, accanto alla tomba del Sommo poeta e al Museo a lui dedicato, ora rinnovato e prossimo all’inaugurazione che dovrebbe avvenire tra una settimana, secondo quanto annunciato dal sindaco Michele de Pascale nel corso della presentazione del Festival.
Diverso il genere dei programmi, ma unico il tema, per i sette concerti vespertini: saranno inevitabilmente imperniati su Dante e, più nello specifico, sul suo rapporto con la musica.
Ne abbiamo parlato con Angelo Nicastro, condirettore artistico del Ravenna Festival.
Angelo Nicastro, quali sono le ragioni di questo cambio di sede?
“La basilica di San Vitale sta riaprendo adesso e non sappiamo ancora come si presenterà la situazione, ma le difficoltà legate al suo utilizzo sono precedenti a questo momento. La basilica ha sempre accolto un grande flusso di turisti che possono rimanere fino alle 19 e noi, quindi, abbiamo la possibilità di organizzare le prove solo la sera prima degli spettacoli.
In questo periodo di ulteriori restrizioni dovute al Covid, San Francesco è uno spazio che possiamo gestire meglio e ci ha dato uno spunto ulteriore per caratterizzare i programmi in modo adeguato alle celebrazioni dantesche.
Per quest’anno, infatti, ci è parso appropriato intitolare i Vespri a Dante e collocarli vicino a lui. In San Vitale, però, si terrà l’inaugurazione del Festival, il 2 giugno, con l’opera da camera ‘Teodora’ di Marco Montalbetti, appositamente concepita per quella basilica, in prima assoluta".
Dante e la musica, un argomento su cui ci sarà molto da dire?
“È un tema che merita di essere approfondito e ha attirato molti artisti che ci si sono dedicati in modo interessante e originale.
I sette appuntamenti dei Vespri Danteschi si terranno dal 7 giugno al 13 luglio, sempre alle 19.30 e con il biglietto al costo di un euro.
Si passerà da ‘Dante e i Trovatori’ ai mottetti sacri del Seicento riuniti sotto il titolo ‘Veni, sponsa de Libano’, citazione dal Purgatorio; si proseguirà con un suggestivo viaggio nella vita di Dante, attraverso la biografia scritta da Boccaccio e le musiche italiane coeve, e con un ricordo delle vittime della pandemia in cui sarà eseguito il Dies Irae di raro ascolto composto da Giovanni Legrenzi; per continuare con ‘Vox in bestia’, sugli animali dalla forte carica simbolica della Divina Commedia, poi con ‘Per lei tremò la terra e’l ciel s’aperse’, titolo tratto dal Paradiso per un programma incentrato sulle haydniane Sette parole del nostro Redentore in croce, nella versione per quartetto d’archi, e infine con l’oratorio ‘Eunoè’, di Stefano Dalfovo, in prima esecuzione assoluta".
Patrizia Luppi
(nella foto, Enea Sorini e Peppe Frana che si esibiranno il 7 e l'8 giugno in Dante e i Trovatori)
© copyright la Cronaca di Ravenna