Eventi
Ravenna Teatro, la Festa dei lavoratori e la solidarietà
Domani al Teatro Rasi, i quattro appuntamenti di “Ricominciamo dal Primo Maggio”. Il centro di produzione ha donato 70.000 euro alle realtà del territorio, mentre il Comune ha rinnovato il sostegno alle convenzioni culturali
30 aprile 2021 - Domani, nella data fortemente simbolica della Festa dei lavoratori, lo spettacolo dal vivo ritornerà a Ravenna in una giornata intitolata “Ricominciamo dal Primo Maggio” e scandita da quattro appuntamenti presso il Teatro Rasi.
Alle 11 una puntata speciale delle Storie di Ravenna, una narrazione a più voci sul tema “Dei teatri e del lavoro”; alle 16 la proiezione del film “The Congo Tribunal” del regista e attivista svizzero Milo Rau; alle 18 la presentazione del libro di Francesca De Sanctis “Una storia al contrario”, con l’autrice in dialogo con Matteo Cavezzali; alle 20 lo spettacolo teatrale “Tiresias” con Gabriele Portoghese e la regia di Giorgina Pi.
La presentazione del composito programma è avvenuta nei giorni scorsi con Alessandro Argnani, condirettore di Ravenna Teatro, altri rappresentanti del centro di produzione ravennate e con l’intervento dell’assessora alla cultura del Comune Elsa Signorino.
“Ricominciare dal 1° maggio, la festa dei lavoratori, è un segno di luce e di speranza” ha affermato Argnani, che in seguito, parlando delle difficoltà di tutto il settore nel periodo di chiusura degli scorsi mesi, ha riferito di due azioni mirate di Ravenna Teatro.
Dopo la cancellazione della stagione “Ravenna viso-in-aria” annunciata nello scorso autunno, l’organizzazione ha pagato i cachet delle compagnie e degli artisti coinvolti, anche se i loro spettacoli erano stati annullati. Ravenna Teatro ha inoltre destinato 70.000 euro, l’intero importo del fondo di emergenza e dei finanziamenti che erano stati previsti per le attività che non si sono potute svolgere, ad artisti, attrici, attori, compagnie, collettivi, teatri del territorio.
Un gesto di solidarietà che rispecchia i valori fondanti del centro di produzione teatrale ravennate, in aiuto di realtà più piccole che durante la pandemia si sono trovate carenti o prive di tutela.
Di segno positivo sono anche le disposizioni del Comune. Come ha dichiarato Elsa Signorino, l’amministrazione della nostra città ha rinnovato tutti i sostegni alle convenzioni culturali, pur in questo momento di crisi, e intende mantenerli. Perché, ha affermato l’assessora, “la cultura è, resta e sarà un bene essenziale nel quale bisogna continuare a investire”.
E, ricordando come Ravenna Teatro condivida la propria proposta culturale con tutti gli altri soggetti della città, ha concluso: “È necessario ripartire insieme, mettendo in comune valori artistici e competenze”.
Patrizia Luppi
nella foto, Argnani e Nonni
GLI EVENTI DELLA GIORNATA IN DETTAGLIO
© copyright la Cronaca di Ravenna
Alle 11 una puntata speciale delle Storie di Ravenna, una narrazione a più voci sul tema “Dei teatri e del lavoro”; alle 16 la proiezione del film “The Congo Tribunal” del regista e attivista svizzero Milo Rau; alle 18 la presentazione del libro di Francesca De Sanctis “Una storia al contrario”, con l’autrice in dialogo con Matteo Cavezzali; alle 20 lo spettacolo teatrale “Tiresias” con Gabriele Portoghese e la regia di Giorgina Pi.
La presentazione del composito programma è avvenuta nei giorni scorsi con Alessandro Argnani, condirettore di Ravenna Teatro, altri rappresentanti del centro di produzione ravennate e con l’intervento dell’assessora alla cultura del Comune Elsa Signorino.
“Ricominciare dal 1° maggio, la festa dei lavoratori, è un segno di luce e di speranza” ha affermato Argnani, che in seguito, parlando delle difficoltà di tutto il settore nel periodo di chiusura degli scorsi mesi, ha riferito di due azioni mirate di Ravenna Teatro.
Dopo la cancellazione della stagione “Ravenna viso-in-aria” annunciata nello scorso autunno, l’organizzazione ha pagato i cachet delle compagnie e degli artisti coinvolti, anche se i loro spettacoli erano stati annullati. Ravenna Teatro ha inoltre destinato 70.000 euro, l’intero importo del fondo di emergenza e dei finanziamenti che erano stati previsti per le attività che non si sono potute svolgere, ad artisti, attrici, attori, compagnie, collettivi, teatri del territorio.
Un gesto di solidarietà che rispecchia i valori fondanti del centro di produzione teatrale ravennate, in aiuto di realtà più piccole che durante la pandemia si sono trovate carenti o prive di tutela.
Di segno positivo sono anche le disposizioni del Comune. Come ha dichiarato Elsa Signorino, l’amministrazione della nostra città ha rinnovato tutti i sostegni alle convenzioni culturali, pur in questo momento di crisi, e intende mantenerli. Perché, ha affermato l’assessora, “la cultura è, resta e sarà un bene essenziale nel quale bisogna continuare a investire”.
E, ricordando come Ravenna Teatro condivida la propria proposta culturale con tutti gli altri soggetti della città, ha concluso: “È necessario ripartire insieme, mettendo in comune valori artistici e competenze”.
Patrizia Luppi
nella foto, Argnani e Nonni
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