Ombrelloni chiusi in Romagna, riuscito lo sciopero "gentile" dei balneari | la CRONACA di RAVENNA

Ombrelloni chiusi in Romagna, riuscito lo sciopero "gentile" dei balneari

Sospese per ora le iniziative del 19 e 29 agosto dopo le aperture del Governo. La grande adesione alla manifestazione promossa dai sindacati Sib Confcommercio e Fiba testimonia le forti preoccupazioni e timori che attanagliano i bagnini

09 agosto 2024 -

La grande adesione alla manifestazione promossa dai due sindacati nazionali degli imprenditori balneari Sib Confcommercio e Fiba testimonia le forti preoccupazioni e timori che attanagliano l’intera categoria dei bagnini.

Giacomo Rossi, presidente Sib Confcommercio Ravenna afferma che «da Ravenna a Cesenatico i bagnini hanno risposto in maniera compatta raggiungendo in alcune località il 100% delle adesioni, e comunque l’adesione è stata ovunque superiore al 90%».

«Lo 'sciopero gentile' dei balneari, prosegue Rossi, ha raggiunto il suo obiettivo, ovvero porre all'attenzione di tutti, politici e clienti, la necessità e urgenza di un intervento legislativo chiarificatore e risolutivo dell’annosa problematica Bolkestein, che da anni colpisce il settore».

«Voglio sottolineare prosegue Rossi che laddove si sono avute fughe in avanti, come a Jesolo, la Bolkestein si è ritorta contro i fruitori delle spiagge che sono stati costretti a pagare cifre molto più alte per poter usufruire dei servizi dei nuovi grandi gruppi che si sono aggiudicati le le concessioni. Pertanto posso dire che il motto piccolo è bello può valere senz’altro anche per le spiagge dove le imprese familiari e le piccole imprese hanno sempre garantito l’accesso a tutti e non solo a chi gode di disponibilità economiche più rilevanti».

«La notizia trapelata in queste ore che il Governo dovrebbe intervenire in uno dei primi CdM di settembre sulla problematica posta dai balneari ci consente, per ora, di sospendere le prossime manifestazioni previste per il 19 e il 29 agosto».

Infine Rossi esprime soddisfazione per la forte adesione avuta nella costa Ravennate e commenta così lo sciopero odierno: «Non penso che il governo voglia buttare a mare tutto il sistema balneare italiano e sono ancora fiducioso che interverrà come promesso. Per andare avanti ci servono regole certe che ci possano consentire di continuare a rappresentare un comparto d’eccellenza della nostra offerta turistica, sempre più spesso modello anche per altri Paesi. Lo sciopero 'gentile' di oggi ha dimostrato la grande unità di intenti dei balneari e confidiamo che finalmente, dopo tante promesse, il Governo chiarisca definitivamente come superare la Bolkestein».

«C’è una grande adesione, al di sopra delle aspettative, al momento di sensibilizzazione voluto e organizzato oggi da Fiba Confesercenti e Sib Confcommercio. I bacini balneari più importanti d’Italia, come la Romagna e la Toscana, vedono una partecipazione quasi totale, e oltre l’80% degli operatori balneari ha tenuto chiuso il servizio ombreggio sul territorio nazionale».
Così Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba Confesercenti in una nota.

«Un’adesione che ci dà forza e coraggio nel proseguire questa battaglia giusta e doverosa per chiedere al Governo subito una legge definitiva che possa finalmente ridare certezze al comparto balneare italiano. Non chiediamo privilegi, non vogliamo eludere i principi europei, ma non siamo disponibili a far espropriare le nostre imprese».

«Registriamo, inoltre, con soddisfazione come i nostri clienti stiano sostenendo il nostro gesto simbolico di chiusura degli ombrelloni e condividano il nostro impegno invitandoci a proseguire con le nostre richieste.
Ci scusiamo, comunque, con i fruitori dei nostri stabilimenti balneari per eventuali disagi, ma crediamo che questo momento di attenzione sia fondamentale per garantire il futuro delle nostre imprese e dell’offerta turistica balneare italiana.
Vogliamo ricordare, infatti, che in Italia oltre agli stabilimenti balneari, ci sono molte altre imprese che operano in regime concessorio: alberghi, campeggi, ristoranti, negozi, che devono poter riavere le certezze smarrite e la dignità che in questi quindici anni è andata perduta». 

«Prosegue, dunque, il nostro confronto con le istituzioni e aspettiamo fiduciosi il prossimo Consiglio dei Ministri che, come da fonti governative, affronterà il tema delle concessioni demaniali. Siamo certi che questo Governo saprà trovare la soluzione definitiva, per questo abbiamo sospeso le ulteriori due giornate di mobilitazione del settore del 19 e 29 agosto. Questo non significa che non ci saranno ulteriori forme di protesta, se necessario, ma al momento ribadiamo la nostra fiducia all’esecutivo».




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