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Parte oggi la Galiola, la classica regata d'altura targata Circolo Velico Ravennate
Un percorso lungo 160 miglia fino alle isole quarnerine in Croazia. La prova è valida per il Campionato Italiano Offshore. Trai velisti, Tommaso Chieffi e Nuno Barreto
Regata appartenente alla storia del circolo bizantino, la Galiola è stata per tanti anni un riferimento dell'altura adriatica. Il percorso, lungo circa 160 miglia, si dipana lungo la congiungente tra Ravenna e l'isola croata de la Galiola, appartenente all'arcipelago delle isole quarnerine. Disabitata, situata a nord-ovest di Une, la Galiola rappresenterà il punto di metà percorso e andrà doppiata subito prima di iniziare il ritorno verso le coste romagnole.
Vinta nel 2022 e nel 2023 in tempo reale dal Farr 53 QQ7 di Salvatore Costanzo (con successi in compensato di Extrema di Alberto Zaccarini e dello stesso QQ7), la Galiola è stata inserita tra le prove che contribuiranno ad assegnare il titolo di Campione Italiano Offshore e conterà anche quest'anno su una entry list decisamente competitiva.
Oltre al citato QQ7, portato da un equipaggio di forti velisti ravennati, al via ci sarà anche il TP52 Blue di Bonfiglio Mariotti, che a bordo impegnerà le sailing rockstar Tommaso Chieffi, cinque volte in America's Cup e vincitore della Louis Vuitton Cup con il Moro di Venezia, e Nuno Barreto, argento olimpico nel 470: i pronostici della vigilia dicono che saranno queste due barche a contendersi i line honors.
Tra i favoriti per la vittoria in compensano attenzione ai campioni italiani offshore di Mr Hyde, guidati da Rusticali-Rossi, e a potenziali outsider come Hangover e Colombre.
Alla regata, che avrà inizio alle 15.30 di oggi pomeriggio, possono partecipare tanto le imbarcazioni in regola con la stazza ORC o ORC Club, quanto quelle imbarcazioni che non hanno nessun certificato di stazza: queste ultime saranno divise in gruppi sulla base delle dimensioni e delle caratteristiche tecniche.
"Parlando di Galiola, prova impegnativa che unisce la costa italiana a quella croata con una navigazione no stop, parliamo di tradizione: il Circolo Velico Ravennate, che ne è stato l'inventore, è riuscito a rilanciarla, tanto da essere ormai considerata come banco di prova per le barche di altura dell'Adriatico settentrionale" ha commentato Giovanni Ceccarelli, consigliere del Circolo Velico Ravennate.
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