Carenza di manodopera, ROCA: «Le ripercussioni sullo sviluppo delle imprese» | la CRONACA di RAVENNA

Carenza di manodopera, ROCA: «Le ripercussioni sullo sviluppo delle imprese»

Crescono le adesioni all'associazione di contrattisti e fornitori nel settore offshore

08 giugno 2024 - La forte e strutturale carenza in Italia di manodopera e tecnici specializzati in tutti i settori di attività in cui operano le imprese ROCA, è stata rilevata «con preoccupazione e con l’auspicio di immediate, chiare e praticabili nuove norme» dal consiglio direttivo dell’associazione di contrattisti e fornitori nel settore offshore riunitosi nei giorni scorsi nei locali della Camera di commercio dove ha sede.
«È necessario aprire il mercato del lavoro italiano a qualificati lavoratori esteri che nel pieno rispetto della legge italiana desiderino venire da noi. Il declino demografico è uno dei motivi della carenza di manodopera, con ripercussioni sul sistema industriale e sullo sviluppo delle imprese e richiede un apporto di risorse umane aggiuntive a quelle italiane». 

 

Il consiglio direttivo, oltre alla presa d’atto con soddisfazione della positiva chiusura in utile del bilancio della partecipata OMC srl edella nomina dell’Ing. Francesca Zarri nuovo Chairman della prossima Conference & Exhibition di OMC 2025, ha accolto nuove domande di adesione che portano il numero degli associati a un totale di 39. Forte e da tempo prevalente la presenza femminile nelle posizioni apicali decisionali e gestionali, ma non solo, dell’organizzazione di OMC e in buona parte anche del ROCA.

È stata, inoltre, rilevata la positività attuale e di prospettiva, per il tessuto economico locale, delle numerose importanti iniziative d’investimento in ambito energetico in corso di realizzazione a Ravenna per diversificare, decarbonizzare e per le rinnovabili. 

Il riferimento è al rigassificatore della SNAM per il quale già da alcuni mesi molte imprese ravennati con centinaia di loro addetti sono attive a terra e in mare per la realizzazione di questo progetto strategico per l’Italia e l’Europa. 

E anche al prossimo atteso avvio nello stesso ambito energetico offshore sempre a Ravenna, del Progetto Wind di AGNES, quello di maggior potenza in Italia, che ha già avuto l’ok del Ministero dei Beni Culturali e ora attende solo il decreto per l’ammontare degli incentivi. 

 


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