Economia
Concessioni, CNA Balneari chiede un incontro al Presidente del Consiglio Meloni
Borghetti: “Evitiamo che gli enti agiscano in ordine sparso e rafforziamo le ragioni di una trattativa con l’Europa che salvaguardi le imprese esistenti, senza precludere la concorrenza, data la non scarsità delle risorse naturali utilizzabili”
La lettera, resa pubblica ieri con un ampio allegato tecnico di riferimento, manifesta al Primo Ministro tutta la preoccupazione percepita dagli Associati in ordine al fatto che diverse Amministrazioni locali (comuni in primis), in assenza di criteri generali nazionali, si stiano prodigando in attività amministrativa istruttoria protesa all’espletamento di procedimenti pubblici di selezione per l’assegnazione di “vecchie” e “nuove” concessioni ai fini dello svolgimento di attività turistico-ricreative.
Tutto ciò sta avvenendo nonostante il divieto ex lege imposto nei confronti degli enti concedenti di procedere all’emanazione dei bandi prima che siano stati adottati i decreti delegati di riordino dell’intera materia delle concessioni demaniali marittime.
In altri termini, si rende doveroso attendere il completamento dell’iter, sebbene il primo dato parziale elaborato dal tavolo governativo e trasmesso alla Commissione europea segnali già, sotto il profilo quantitativo, come le aree assentite in concessione ad uso turistico-ricreativo equivalgano al 33% del totale e quindi non sussista il criterio di scarsità che dovrebbe portare ad immediate aste.
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