Anthony Papa: "A Sanremo ho cambiato il look di Iva Zanicchi. La Ferragni? È molto intelligente" INTERVISTA | la CRONACA di RAVENNA

Anthony Papa: "A Sanremo ho cambiato il look di Iva Zanicchi. La Ferragni? È molto intelligente" INTERVISTA

Il parrucchiere lughese reduce dal festival della canzone italiana dove era stato anche nel 2020

13 febbraio 2023 - Sanremo è sempre Sanremo, come recita un noto slogon. E vale sempre la pena esserci. La pensa così il parrucchiere lughese Anthony Papa reduce dalla lunga settimana del festival, dove ha avuto l’opportunità di pettinare qualche cantante e vip, dietro le quinte con Al Pacino Look Maker, tra i parrucchieri ufficiali della manifestazione.
Non è un debutto ma un ritorno considerando che era già stato al festival nel 2020 con Wella Professionals, prima dello scoppio della pandemia, ed è tornato pieno di energia e con un carico dei bei ricordi, di quelli che resteranno nella mente a lungo.

Anthony Papa, com’è andata questa seconda volta?
«Molto bene. Di certo ero più preparato mentalmente al tipo di evento anche se a Sanremo può sempre succedere di tutto perché le cose cambiano da un momento all’altro. Avendo una maggiore consapevolezza, mi sono goduto l’esperienza ancora di più.
Rispetto all’edizione 2020, ho trovato un contesto leggermente diverso probabilmente a causa della pandemia: si è lavorato molto poco nel backstage del teatro Ariston e molto più negli alberghi, in modo che gran parte degli artisti arrivassero già acconciati. Al contrario, per le dirette in collegamento dal Casinò, per trasmissioni come “La vita in diretta” e “Oggi è un altro giorno”, il lavoro era dietro le quinte».

Chi è l’artista che ha pettinato con cui ha avuto un maggiore feeling?
«Senza dubbio, la simpaticissima Iva Zanicchi. Una persona stupenda, diretta e genuina, con cui è un piacere parlare, anche della Romagna... Voleva sempre me perché si è trovata bene. In più l’ho convinta a non fare le solite ‘cotonature’ e, quindi, a cambiare un po’ look e diversi colleghi mi hanno chiesto come ci ero riuscito. Anche con Fausto Leali, è stato molto piacevole chiacchierare».

Sua è la ‘mano’ anche nei capelli di Nick Luciani dei Cugini di Campagna e di Annalisa Minetti…
Sì, da loro sono stato chiamato direttamente in albergo. Anche lui si è rivelato un vero signore, affabile e gentile, rendendo il mio lavoro un bel passatempo. Molto dolce anche la Minetti che mi ha chiesto parecchi consigli. Mi piace sottolineare queste cose perché non è affatto scontato, non tutti gli artisti sono disponibili e interessati a un minimo di dialogo».

In generale, si trova dunque meglio a lavorare con i cantanti di lunga esperienza che con i giovani?
«Personalmente sì, anche perché credo abbiano più cose da raccontare, visto che molti di loro hanno fatto la storia della musica in Italia. In più, sono più liberi di fare realmente ciò che sentono e desiderano… I più giovani sono spesso ‘blindati’ da contratti e, al di là di un loro diverso approccio alla comunicazione, non si lasciano scappare neanche una parola, non vogliono essere fotografati o ripresi».

Serve molta discrezione…
«Sì, una qualità che è alla base del mio lavoro sempre e, a maggior ragione, in un contesto come questo. Non tutti si lasciano andare come la Zanicchi che ha avuto piacere anche a girare un breve video… Bisogna rispettare il volere di ciascuno».

Fa eccezione Blanco con cui è riuscito a farsi fotografare…
«Sì, anche se non l’ho pettinato. Ci siamo incontrati al Miramare, abbiamo scambiato due parole e da lì l’idea della foto».

Lei che è entrato nel vivo della manifestazione, cosa ne pensa dell’episodio di Blanco che ha distrutto i fiori sul palco come reazione ai problemi di audio?
«C’è chi dice che fosse tutto programmato e chi no. Non saprei dire quale sia la verità, ma non è stata una bella cosa. Tra i colleghi, in pochi l’hanno scusato. E il ‘sentore’ fra le persone comuni è che il gesto potesse anche essere punito con un provvedimento forte. I sanremesi erano molto arrabbiati e non hanno avuto peli sulla lingua quando i giornalisti li intervistavano lungo la strada che collega l’Ariston al Casinò».

Che idea si è fatto invece della coppia Chiara Ferragni-Fedez?
«Sono due personaggi fantastici nel loro essere, soprattutto lei che è sempre capace di arrivare dove vuole arrivare… è molto intelligente. Non entro nel merito di ciò che hanno detto e fatto, solo loro ne sono responsabili».

Chi le sarebbe piaciuto pettinare in questo festival?
«Senza dubbio, i Depeche Mode… ma non è stato possibile. Nel 2020, invece, ero riuscito a farlo con Lewis Capaldi, ospite alla serata dedicata alle cover».
r.b.

 

 

 

 

 


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