Politica
"Ravenna ultima ruota del carro nei collegamenti stradali"
Il parallelo formulato da Ancisi (Lista per Ravenna) con la vicina Ferrara
Di una superstrada Ravenna-Ferrara, tramite varianti dell’Adriatica poste fuori dei centri abitati, si progetta e si opera da qualche decennio. Dei suoi circa 75 chilometri, la variante di cui sopra completerà l’intero tratto della provincia di Ferrara, per una cinquantina di chilometri.
“Nella provincia di Ravenna, è stata invece realizzata la sola variante di Alfonsine/Taglio Corelli. Restano tal quale i tratti Ravenna/Glorie e Taglio Corelli/Ponte Bastia, una decina di chilometri ciascuno. Benché quest’ultimo non attraversi alcun centro abitato, la sua variante è però abbastanza avanti, già finanziata e prossima al progetto definitivo”.
Sul tratto ravennate non esiste invece niente, nonostante sia ormai l’unico, tra Ravenna e Ferrara, che attraversi ancora dei centri abitati, addirittura tre: Camerlona, Mezzano e Glorie. “La stessa tragica sorte – spiega Lista per Ravenna – perseguita, inoltre, la variante all’Adriatica di Fosso Ghiaia. la “nuova Ravegnana”, mentre quella “vecchia” attraversa “spericolatamente” Ghibullo e Coccolia.
Ravenna è dunque "l’ultima ruota del carro anche nei trasporti stradali".
”Il 26 ottobre 2021, è stata però annunciata una convenzione tra Anas e Regione, finanziata con oltre 8,7 milioni, per redigere alcuni progetti stradali, “tra cui i tre di fattibilità tecnica ed economica che riguardano il comune di Ravenna: vale a dire le suddette varianti di Mezzano e di Fosso Ghiaia sulla statale 16 e la “nuova Ravegnana” sulla statale 67”.
Se i patti sottoscritti con la convenzione sono stati rispettati, “Anas ha sottoposto le prime bozze dei progetti alla valutazione degli enti interessati, nel nostro caso il Comune di Ravenna, mentre la successiva consegna degli elaborati conclusivi è avvenuta al massimo entro sabato scorso, 31 dicembre.
“È dunque ora che la Giunta de Pascale tiri fuori le carte che Anas le ha consegnato. La sede pubblica per una prima loro presentazione e valutazione deve essere il Consiglio comunale, a cui spettano le decisioni fondamentali. Chiedo pertanto al sindaco se, convenendo democraticamente con questa proposta, intende darle corso sollecito, evitando iniziative di convocazione del Consiglio stesso da parte dei gruppi consiliari”.
Nella foto d'archivio: un incidente all'altezza di Mezzano
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