Marta Farolfi, vice sindaca di Brisighella, con una doppia vittoria è anche senatrice. INTERVISTA | la CRONACA di RAVENNA

Marta Farolfi, vice sindaca di Brisighella, con una doppia vittoria è anche senatrice. INTERVISTA

Scelta da Giorgia Meloni per la sua esperienza amministrativa si definisce «una grande testarda» e preferisce leggere i romanzi storici

27 settembre 2022 - Marta Farolfi, 60 anni, vice sindaca di Brisighella, ha vinto al Senato per Fratelli d’Italia nel collegio uninominale di Forlì-Cesena e Rimini, imponendosi con il 42,08% contro la sfidante Pd Simona Viola che si è fermata al 33,27%. Ha vinto inoltre nel collegio plurinominale a Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini, Bologna e Ferrara, dove è arrivata seconda dopo Alberto Balboni.

Farolfi, una doppia vittoria di peso…
«Sì, è motivo di grande soddisfazione. Ricordo di essermi messa a piangere all’uscita dei seggi. Se non avessi vinto all’uninominale, sarebbe scattato in automatico il plurinominale. Ma l’aver vinto nel collegio uninominale è più importante per la coalizione, perché significa regalare un seggio in più al centrodestra e uno in meno al centrosinistra».

Si aspettava un risultato positivo di tale portata?
«Sì. Avevamo già visto i sondaggi e le percentuali attribuite a Fratelli d’Italia e al centrodestra erano piuttosto alte. Malgrado ciò la mia candidatura all’uninominale non era affatto sicura ma altamente contendibile, tant’è che mi aspettavo più possibilità nel proporzionale visto che il centrodestra è più forte a Ferrara. Nel complesso, speravamo in un risultato così ma non era affatto scontato».

In particolare, non era così scontato quanto avvenuto a Ravenna dove sono stati persi tutti i seggi uninominali. Ma lei è abituata ad andare contro corrente a Brisighella…
«Brisighella è l’unico comune ravennate del centrodestra, risultato storico conseguito nel 2019. Ho iniziato nel 2001 come consigliere provinciale, incarico che ho ricoperto per tre legislature, e dal 2004 ho guidato l’opposizione in consiglio comunale a Brisighella fino appunto a tre anni fa. Considero le alte percentuali ottenute in queste elezioni politiche anche una vittoria personale».

E ora cosa farà, manterrà la carica di vice sindaca?
«Sì, quando prendo un impegno, lo porto fino in fondo. Così rispondo ai tanti che in queste ultime concitate ore mi hanno chiesto, un po’ preoccupati, se avrei lasciato. Non posso farlo per la fiducia che tutti i cittadini di Brisighella e della Romagna mi hanno sempre dimostrato. La forza di Giorgia Meloni è stata anche quella di scegliere persone radicate sul territorio. Sarò la prima ravennate pura a rappresentare il centrodestra di maggioranza a livello nazionale».

Cosa cambierebbe in Romagna e a Ravenna?
«C’è urgenza di usare le nostre risorse, come il gas dell'Adriatico, e le energie rinnovabili, per affrontare il ‘caro bollette’: sì, quindi, a rigassificatori, al parco eolico e a tutto quanto può renderci più autonomi. Bisogna poi fissare un tetto massimo del gas a livello europeo ed effettuare il ‘disaccoppiamento’ del prezzo gas da elettricità.
C’è poi un problema cronico in Romagna e soprattutto a Ravenna, legato alle infrastrutture. Bisogna velocizzare le procedure anche per tutte le grandi opere: E45, E55 di cui si parla senza fare, etc. Per riuscire ad adottare scelte strategiche è però necessario dare all’Italia un governo che duri 5 anni. In 11 anni abbiamo avuto troppi governi concentrati solo sull’urgenza e l’emergenza».

Cosa invece non cambierebbe in Romagna e a Ravenna?
«La gente. Noi romagnoli siamo brave persone, laboriose, simpatiche e ospitali. Si lavora a testa bassa, senza mai strafare. Come fanno, ad esempio, i gestori degli stabilimenti balneari che difenderemo fino in fondo».

Cosa vorrebbe che non c’è?
«Ho in testa un progetto ambizioso che però richiede molto tempo: l’alta velocità in grado di collegare Trieste a Bari, unendo tutti i porti e passando per Ferrara, Ravenna, Bologna e Rimini. Una sorta di hub di approvvigionamento delle materie prime in grado di dare un grande incentivo a tutta l’economia».

Passando a domande di carattere più personale, qual è il suo passatempo preferito?
«Mi piace leggere e fare le parole crociate».

Il suo libro preferito?
«Non ne ho uno in particolare, ma tanti che mi piace rileggere. In generale ho una predilezione per i romanzi storici di Carla Maria Russo».

Il suo film preferito?
«”Il gladiatore”».

La sua metà preferita per una vacanza?
«La Sardegna».

Il suo maggior pregio e il suo principale difetto?
«Credo di essere una persona generosa. Per contro, sono una grande testarda».

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare e non ha fatto?
«No, sono soddisfatta della mia vita e non ho rimpianti. Ho sempre fatto le cose che mi piacevano con grande serietà. Sono un Capricorno ed esigo sempre il massimo da me stessa. A volte sono la mia peggior nemica».
r.b.

 

 

 

 

 

 

 

 


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